Gli spostati con Marilyn Monroe e Clark Gable, il film classico di John Huston

Cinema / Classico / News - 31 January 2014 08:00

Clark Gable e Marilyn Monroe sono i protagonisti de "Gli spostati", il film di John Huston che fu scritto dal marito dell'attrice. Una pellicola inusuale per l'epoca, dove nel selvaggio west

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Film Imprevisti digitali

Gli spostati ("The Misfits") è il film di John Huston che uscì negli Stati Uniti il 1 febbraio 1961, mentre in Italia arrivò il 10 maggio dello stesso anno. Il cast è composto da Clark Gable, Marilyn Monroe e Montgomery Clift, per una sceneggiatura di Arthur Miller.

La trama. Durante un soggiorno presso un’amica Roslyn Taber, da poco divorziata incontra Gay Langland, un cowboy anche lui separato. Sono subito attratti l'uno dall'altra, mentre nella residenza c’è anche Guido, un meccanico che si è trasformato in un vagabondo senza meta dopo la morte della moglie durante il parto. Il breve idillio termina quando Guido escogita un piano per rastrellare dei cavalli selvaggi spesso denominati "spostati" perché troppo piccoli per essere destinati all'equitazione. Gay e Guido hanno bisogno di un terzo partner e assumono Perce Howland, un esperto di rodei malconcio e disilluso. 
Roslyn scopre però che gli “spostati” devono essere venduti a un produttore di alimenti per cani, così si ribella da questa brutale distruzione della vita e implora Gay di annullare la caccia. Ma lui rifiuta, e i tre uomini accompagnati dalla riluttante Roslyn  giungono fino alle saline ai piedi del Nevada. Ma Roslyn è sempre più disgustata dalla situazione patetica dovuta alla mattanza degli animali, e si rivolge a Perce - il più sensibile - per evitare la macellazione. Così Perce libera tutti gli animali, e Gay s’infuria per questa sfida alla propria autorità. Gay riesce a recuperare un cavallo selvaggio e a soggiogarlo, ma poi come gesto di cortesia verso Roslyn lo libera. Gay e Roslyn ritorno a casa, mentre Perce e Guido si separano.

John Huston. Il film di John Huston segna un notevole passo avanti per la sua carriera, perché dopo le storie d’azione de “Gli inesorabili” (“The Unforgiven”, 1960) e “Moby Dick” (1956) passa ad una tematica introspettiva, pur se ambientata nel selvaggio west. Nulla è possibile in un ambiente aspro senza il raziocinio, e così lo stesso protagonista Gay che mai avrebbe pensato di mettere da parte la propria sagacia di cowboy si rende conto che deve soggiacere al buon senso di una donna. E la medesima protagonista Roslyn è il punto cruciale di questo snodo, perché senza di lei molte prese di coscienza non sarebbero rese possibili. 

Arthur Miller e Marilyn Monroe. L’afflato epico si deve alla sceneggiatura di Arthur Miller, che da marito di Marilyn Monroe seppe creare un personaggio adatto a lei. E molte delle frasi che i protagonisti le rivolgono sembrano quasi una confessione nei suoi confronti: “Che cosa ti rende così triste? Tu sei la ragazza più triste che io abbia mai incontrato” le chiede Gay.

Recensioni. La pellicola ebbe bune recensioni, mentre al botteghino incassò solo quattro milioni di dollari, anche se United Artist che lo produsse poté poi contare sull’ottima vendita dei dvd. Il New York Times commentò che “la regia di Huston è dinamica, creativa e colorata. Mr. Gable è ironicamente vitale” e la critica si appuntò sul fatto che la maggior parte del film ruotasse attorno a Marilyn Monroe.
Per vari motivi il film è uno spartiacque. Due giorni dopo la conclusione delle riprese Clark Gable ebbe un attacco di cuore e morì dieci giorni dopo, il 16 Novembre 1960. Monroe e Clift hanno partecipato alla première di New York nel febbraio del 1961, ma lei era stata ricoverata in un ospedale psichiatrico, affermando poi che odiava il film e se stessa nella pellicola. Dopo un anno e mezzo morì di un’overdose.

© Riproduzione riservata



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