Gigi Meroni, un mezzo flop la fiction sulla farfalla granata
Tv / News - 12 November 2013 09:20
La leggendaria ala del Torino degli anni sessanta rivive sul piccolo schermo interpretata da Alessandro Roja, già interprete di un boss della Banda della Magliana. Il risultato però, nonostante le int
Gigi Meroni torna a rivivere in televisione. La farfalla granata, celebre ala sinistra del Torino degli anni sessanta rimasto nel cuore di molti appassionati, è stato interpretato nella Fiction Viva Meroni da Alessandro Roja, già nei panni del dandy nella fiction Romanzo Criminale, ma il risultato non ha entusiasmato in molti.
\r\nLa fiction infatti appare troppo superficiale e aneddotica per il soggetto che si era proposto di rappresentare, ovvero un simbolo dell\'Italia che stava cambiando, con il suo stile leggiadro in campo e la sua vita sregolata e scevra dalle convenzioni fuori dal campo. In molti non hanno esitato a definirla un mezzo flop.
\r\nNon tanto per le interpretazioni di Roja o di Francesco Pannofino nei panni del \"paròn\" Nereo Rocco, quanto perché nella fiction non viene affrontata in modo approfondito la tematica centrale del conflitto tra lo stile di vita libero ed eccentrico del giocatore, che frequentava una donna sposata e che era solito girare per Torino con una gallina al guinzaglio, e la gran parte della stampa bacchettona che non perdeva occasione per denigrarlo.
\r\nLa pellicola non ha lo stile graffiante che ci si aspetterebbe, risulta anzi persino un po’ facilona nel riproporre i sussulti emotivi della vita personale di Meroni. Purtroppo tanto nel cinema quanto nella tv nostrana, gli aspetti sociologici e psicologici delle storie dello sport, che tanti spunti avrebbero da essere colti, spesso si riducono a parodie alquanto piatte buone solo per tappare i buchi dei palinsesti.
\r\nLuigi Meroni detto Gigi è stato un\'ala destra dal dribbling spiazzante e dalla gran fantasia che ha indossato la divisa del Genoa prima e del Torino poi, entrando nel cuore dei tifosi prima di essere investito fatalmente proprio a Torino al termine di una gara, morendo nel 1967 a soli 24 anni. Il suo stile di gioco e la sua condotta sbarazzina lo hanno portato spesso ad essere paragonato ad un\'altra figura emblematica del calcio europeo, quel calciatore \"maledetto\" che risponde al nome di George Best.
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