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Film drama I Was a Stranger, fuga di migranti con Omar Sy

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Film drama I Was a Stranger, fuga di migranti con Omar Sy

I Was a Stranger, la trama del film

I Was a Stranger è il film drama in uscita. Una tragedia colpisce una famiglia siriana ad Aleppo: ciò  innesca una reazione a catena di eventi in quattro diversi Paesi, che coinvolgono persone unite da legami di parentela, tra cui una dottoressa e sua figlia, un soldato, un contrabbandiere, un poeta e un capitano della guardia costiera.


“Il costo è 2000 dollari per un adulto e 1500 dollari per un bambino” dice un trafficante di migranti nel trailer diffuso. “Dopo stasera, tu ed io ce ne andremo per sempre” dice Marwan (Omar Sy). “Dove dovremmo andare?” chiede a un bambino; “un posto dove fanno la pizza" risponde lui. 


Durante una cena di compleanno, una bomba fa esplodere una casa.


I Was a Stranger, il cast del film

Nel cast c’è Omar Sy, che ha recitato in Jurassic World - Il dominio, Quasi amici - Intouchables, Les méchants e nella serie tv Lupin


Sono presenti anche Yasmine Al Massri, già vista negli episodi di Quantico; Yahya Mahayni, interprete degli episodi di Martin Scorsese Presents: The Saints e L'uomo che vendette la sua pelle.


La regia è di Brandt Andersen, attivista che nel novembre 2023  si è unito alla Royal Jordanian Air Force per missioni di aiuto umanitario a Gaza: ha filmato ospedali fuori da Aleppo, in Siria, organizzando campi cinematografici per rifugiati in Giordania e Turchia per conto di CARE. Il suo esordio alla regia, Refugee, è stato selezionato per l'Oscar al miglior cortometraggio live action nel 2020.

Schede


I Was a Stranger, le recensioni della critica e la data di uscita del film 


Il film ha partecipato a diversi Festival, tra cui la Berlinale 2025. Questo film vuole suscitare una nobile sofferenza e farci sentire male. Non è un film mal fatto, anzi, ma pesa così tanto che ci rendiamo conto di essere stati imbrogliati. È un vero peccato.


Per Screen International “si tratta di un'opera prima ambiziosa e sicura di sé, ma è ostacolata da una sceneggiatura che punta a sottolineare i dettagli più ovvi della questione piuttosto che offrire una nuova prospettiva”.


Per RogerEbert “valorizza la miseria come veicolo di tensione, ma raramente come occasione di umanità. Alla fine, Andersen ha scosso, sconvolto e travolto il suo pubblico a tal punto da dimenticare come ispirarlo”. 


Il film esce nei cinema statunitensi il 9 gennaio 2026.

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