Festival di Venezia 2017, 'The Insult': incontro con il regista Ziad Doueiri e il cast
Cinema / Festival / News - 31 August 2017 16:45
Il film con Adel Karam e Rita Hayek si sta rivelando uno dei più apprezzati della Mostra
Ambientato nella Beirut odierna, “The Insult” racconta la storia di come un insulto porti Toni (Adel Karam), un libanese di fede cristiana, e Yasser (Kamel El Basha), un rifugiato palestinese, a scontrarsi in tribunale. Il processo porta alla luce ferite mai rimarginate e rivelazioni traumatiche, fino a trasformarsi in un circo mediatico che scuote tutto il Libano, costringendo Toni e Yasser a mettere in discussione le loro vite e i loro pregiudizi.
Interrogato al riguardo, il regista Ziad Doueiri ha spiegato come il Libano sia “un posto molto complesso. […] E’ un posto pieno di religione e di etnie, e non è facile spiegare le sue problematiche”. Il Libano, com’è risaputo, era un paese profondamente diviso a livello sociale e culturale. Il regista viene da una famiglia di Beirut che si è sempre battuta per la fazione palestinese, mentre quella di Joëlle Touma, sua ex-moglie nonché co-autrice della sceneggiatura, è sempre stata dalla parte dei cristiani.
È questo uno degli aspetti più toccanti del film: ha permesso a persone che fino a trent’anni fa si sarebbero trovate sui lati opposti della barricata, di collaborare e di creare una storia che, a prescindere dai particolari, veicola un messaggio universale di umanità e solidarietà.
Rita Hayek, l’interprete di Shirine, ha invece avuto l’occasione di ribadire come le donne, all’interno del film, ricoprano il ruolo di mediatrici. Il suo personaggio, lontano dall’odio che anima il marito, è la voce della ragione.
Le ha fatto eco la produttrice Julie Gayet, la quale ritiene che le donne del film siano più brave degli uomini a ragionare nel lungo termine.
Ziad Doueiri ha regalato anche un aneddoto interessante: lui e Joel erano nel mezzo del loro divorzio mentre scrivevano il film.
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