Festival di Venezia 2017, 'Angels Wear White': incontro con la regista Vivian Qu e il cast
Il film è l'unico in concorso al 74° Mostra d'arte cinematografica ad essere diretto da una donna
In una cittadina in riva al mare, due studentesse vengono portate in un motel da un uomo di mezza età e aggredite. Mia, una ragazza che quella sera lavorava alla reception, è l’unica testimone. Temendo di perdere il lavoro, decide di non dire nulla. Nel frattempo la dodicenne Wen, una delle due vittime, scopre che per lei l’incubo è solo iniziato. Intrappolate in un modo che non offre alcuna sicurezza, Mia e Wen potranno contare solo su sé stesse per trovare una via di fuga.
La sceneggiatrice, regista e produttrice Vivian Qu è una figura chiave del cinema indipendente cinese. La sua opera di debutto, “Trap Street”, è stata acclamata alla 70° edizione della Mostra di Venezia, e da lì ha girato più di 50 festival in tutto il mondo. A quattro anni da quel trionfo, Vivian Qu è tornata a Venezia per presentare il suo secondo lungometraggio.
“Angels wear white” esce dal confine della questione cinese per abbracciare dei temi universali e purtroppo comuni a tutte le società, come la violenza sulle donne e gli abusi di potere. La regista ha dedicato più di un anno alla stesura della sceneggiatura, e un anno alle riprese. “Non volevo raccontare in modo documentaristico una certa contemporaneità, ma anche esprimere il mio pensiero riguardo a delle questioni che mi interessavano da tempo. Il ruolo dell’artista è quello dell’osservatore, in questo caso ho voluto raccontare tutto attraverso lo sguardo dell’adolescente protagonista, e riflettere sulle responsabilità che abbiamo noi adulti.”
La Cina è un Paese dove non c’è la certezza del diritto. “Angels wear white” può considerarsi un commento anche su questo aspetto? Secondo Vivian Qu, in un certo senso sì: “La Cina sta facendo grossi passi in avanti, ma ci sono ancora molti problemi. Ho voluto affrontarli, perché la gente comune deve farci i conti tutti i giorni.”
Geng Le interpreta l’unico personaggio maschile che potremmo considerare positivo. L’attore ha dichiarato di essere rimasto subito colpito dallo script, e ha rivelato che inizialmente si era proposto per il ruolo del poliziotto, ritenendo di essere troppo giovane per vestire i panni di un padre che ha già una figlia adolescente. “Proprio perché non lo sembri, devi essere tu a farlo”, è stata la risposta con cui l’ha convinto Vivian Qu.
La regista teme l’accoglienza che il film riceverà in patria? “Temi di questo genere in Cina vengono discussi tutti i giorni. Abbiamo fatto delle proiezioni di prova in cui il film è riuscito a toccare il cuore della gente, quindi sono fiduciosa che verrà accolto bene.”
E il significato del titolo? “Abbiamo girato principalmente in tre-quattro location, nella provincia meridionale del Fujian, e un giorno ci siamo ritrovati in un posto pieno di coppie di giovani sposi. Le spose spesso indossavano dei lunghi strascichi bianchi, e questo mi ha dato l’ispirazione per il titolo del film.”
© Riproduzione riservata
Potrebbe Interessarti
Box office film più visti: ‘Chainsaw Man’ e ‘Springsteen: Deliver Me from Nowhere’ le novità
Scopri la classifica dei film più visti negli USA, dall’anime Chainsaw Man a Black Phone 2: trama e cast
Flavia de Luce – Il film che porta sullo schermo la giovane detective
La giovane Sherlock Holmes arriva al cinema per indagare su di un nuovo caso
Serie tv drama The Body con Kristina Bogic Sara Boustany e Geena Meszaros
In uscita su Netflix
Serie tv Lupin Parte 4, le anticipazioni con Omar Sy che torna nel ruolo di Assane Diop
In uscita su Netflix
Documentario Selena y Los Dinos: A Family's Legacy in uscita streaming
In uscita su Netflix
Serie tv thriller Malice con David Duchovny: trama cast e uscita streaming
In uscita su Prime Video
Serie tv Black Hole tratta dal fumetto bestseller di Charles Burns
Prossimamente su Netflix
X Factor 2025, Achille Lauro perde i Copper Jitters al ballotaggio
Il recap del primo Live Show