Festival di Venezia 2016, i film fuori concorso: dal pugilato con Naomi Watts a 'I magnifici 7'
Cinema / News - 29 July 2016 19:10
I film fuori concorso del Festival di Venezia 2016 sono 10, da "I magnifici 7" alla storia del pugilato integrata da Naomi Watts, fino alla guerra di Mel Gibson
Il Festival di Venezia 2016 nella sezione fuori concorso propone 10 titoli (leggi i titoli dei film in concorso).
Una delle opere più attese è “The Young Pope” (ep. 1 e 2) di Paolo Sorrentino, opera per la televisione che racconta la vicenda di un Papa.
Gli Stati Uniti presentano anche “The Magnificent Seven” di Antoine Fuqua con Denzel Washington, Chris Pratt, Ethan Hawke: il film è il remake dell’omonima pellicola del 1966, e vede la città di Rose Krick messa sotto l'assedio dall'industriale Bartholomew Bogue, cosicché gli abitanti chiedono aiuto di sette fuorilegge capeggiati da cacciatore di taglie Sam Chisolm.
“The Bleeder” di Philippe Falardeau con Liev Schreiber e Naomi Watts è ambientato nel 1975, quando il pugile dei pesi massimi Chuck Wepner sfida il campione Muhammad Ali per il titolo mondale. “Hacksaw Ridge” di Mel Gibson con Andrew Garfield e Vince Vaughn s’incentra sulla storia vera del medico dell'esercito statunitense Desmond T. Doss , nella seconda guerra mondiale: obiettore di coscienza avventista del settimo giorno, rifiuta di portare le armi ma salva da solo la vita di oltre 75 dei suoi compagni durante la battaglia di Okinawa.
La Svezia propone “I Called Him Morgan” di Kasper Collin, un documentario su un trombettista jazz e di sua moglie.
La Gran Bretagna presenta “One More Time with Feeling” di Andrew Dominik, film-performance su Skeleton Tree, nuovo album di Nick Cave. “The Journey” di Nick Hamm, resoconto romanzato della straordinaria storia di due nemici nell’Irlanda del Nord, un leader democratico e un politico.
La Francia con Benoît Jacquot presenta “À jamais”, la Corea “The Age of Shadows” di Kim Ji-woon, mentre il Giappone “Gantz:o” di Yasushi Kawamura. L’Italia “Our War” di Bruno Chiaravallotti, Claudio Jampaglia e Benedetta Argentieri.
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