Eric Clapton, stop concerti!

Daily / News - 28 June 2014 09:55

Il grande maestro della sei corde Eric Clapton, intenzionato a chiudere la sua attività concertistica.

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Stop concerti. La pensione arriva per tutti e con estrema dignità il grande chitarrista Eric Clapton pare sia intenzionato a chiudere la sua carriera live. In una intervista su di una nota rivista, il campione della sei corde, dichiara che ormai viaggiare gli sia diventato fastidioso e che la vita on the road gli costi troppa fatica.
All'età di quasi settant'anni e dopo averne passati circa cinquanta sui palchi di tutto il mondo, dichiara di prendere seriamente in considerazione l'idea di fermarsi con i concerti “ Ci sono miliardi di cose che mi piacerebbe fare, ma sto anche considerando il ritiro. L'anno prossimo compio 70 anni”. L'idea di fermarsi del tutto comunque pare non sia ancora contemplata, qualche apparizione per ragguardevoli occasioni è sempre da tenere in considerazione e inoltre l'attività in studio di registrazione non dovrebbe comportare nessun fermo, così da poter continuare a godere di qualche nuova perla del grande Eric.

Probabilmente il migliore. Soprannominato “Slowhand” ovvero, mano lenta, per il suo modo di suonare la chitarra, Eric Clapton è considerato uno dei massimi esponenti dello strumento. La nota e autorevole rivista musicale Rolling Stones, ha inserito, nella sua classifica dei migliori 100 chitarristi di tutti i tempi, Eric Clapton al secondo posto, dietro solo al leggendario Jimi Hendrix, ne consegue che sia il migliore vivente, poi ovviamente ognuno di noi ha il suo personale punto di vista dettato dal gusto e della propria personalità, ma di certo nessuno può mettere in dubbio le sue capacità e il suo feeling.

La storia di Clapton.  Inglese, Eric Clapton imbraccia sin da tenera età la sei corde, iniziando come solista e da giovanissimo entra in formazione con la band degli Yardbirds, successivamente nel '65, fonda il supergruppo rock-blues dei Cream, alternando collaborazioni molto frequenti con il divino Frank Zappa incidendo parti vocali e di chitarra nei suoi primi album.
Nel periodo immediatamente successivo la carriera di Clapton assume un'indole quasi randagia e irregolare. Si trova in mezzo a svariate band con cui ha sempre vita breve e a fare svariate collaborazioni con molti dei più noti musicisti, fino a giungere al 1970 in cui sforna con il gruppo Derek and the Dominos in cui militava insieme all'amico Duane Allman (noto per la militanza negli Allman Brothers) il disco “Layla and Other Assorted Love Song” che contiene uno dei suoi maggiori successi “Layla” con il micidiale riff iniziale che diverrà  una delle sue più celebri composizioni.
Il progetto si arena al primo album. L'anno seguente Duane muore in un incidente stradale e questo evento segnerà fortemente Clapton, portandolo nell'abisso della droga da cui si riprenderà molto lentamente grazie anche al supporto di molti suoi colleghi.
Nel 1991 la sua vita sarà segnata nuovamente da un ancor più tragico evento. Suo figlio Conor di quattro anni, avuto dalla relazione con l'attrice nostrana Lory Del Santo, per un tragico evento muore cadendo dal 53º  piano di un grattacielo a New York.
Da questa tragedia però reagisce in altro modo rispetto alla disavventura precedente e il dolore gli da una scossa creativa, molto intimista ovviamente, riportandolo sulle vie del blues e componendo la sentita “Tears in Heaven”.

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