Elvis Presley, Storia della musica: l'icona del Rock'n roll

Daily / Storia della musica / News - 16 September 2014 18:00

Elvis Presley, considerato come il Re indiscusso del Rock'n roll, ha regalato canzoni e atteggiamenti entrati ormai da decenni nell'immaginario collettivo.

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Film Revenge

Elvis Presley biografia, nasce a Tupelo l’8 gennaio del 1935, città che sarà ricordata come la culla del più grande cantante rock’n roll di tutti i tempi, capace di avere un impatto mediatico e di marketing fuori dal comune. Trasferitosi a 13 anni a Memphis, inizierà proprio qui la sua ascesa musicale, grazie all’intuizione di Sam Philips, proprietario della Sun Records, di voler sfruttare la sua voce per renderlo un “cantante bianco di rythm e blues”, accompagnato da una sezione ritmica adeguata. Con le prime canzoni quali That's All Right (Mama), Blue Moon of Kentucky, Good Rockin' Tonight, Baby Let's Play House, entrò stabilmente in classifica, sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo. Negli anni Cinquanta la sua carriera venne affermandosi definitivamente, grazie a titoli come Love Me Tender, Loving Me e Jailhouse Rock, che spianarono anche la via per una carriera da attore che accompagnò per anni quella da cantante. Gli anni Sessanta sono segnati dal ritorno sulle scene dopo il breve servizio militare, strani rapporti interpersonali con la mafia e il suo matrimonio con Priscilla Presely. 



La sua vita continuava ad essere segnata dalle stravaganze, e tra spese folli per aerei e armi, arriva negli anni Settanta consumato da farmaci, alcool e droghe, che lo porteranno ad una prematura morte il 16 agosto del 1977.


Elvis l'Icona rock’n roll, nei suoi 42 anni di vita ha elevato il rock’n roll come nessun altro prima e mai più dopo, creando un mito che tuttora regna sovrano nel mondo musicale e non solo. La figura che ha incarnato meglio di tutti, e in modo precoce, il concetto di musica associato a spettacolo teatrale e mimico, nelle sue performance dal vivo come in ogni aspetto della vita. Il rock’n roll era per Elvis una manifestazione artistica e un modo di vita, uno stile che ha generato e creato migliaia di imitazioni e seguaci in tutto il mondo, la figura che ha segnato un’intera generazione e che ancora oggi è avvolta da un fascino immortale. La gestualità, il culto della personalità, il merchandising e il marketing completarono il quadro di un cantante venerato e idolatrato, che sconvolse il sistema americano nel modo di concepire la musica e la produzione artistica ad essa associata.

Elvis Presley live, il cantante di Tutelo non oltrepassò mai i confini nazionali, nonostante l’enorme successo e seguito che ottenne durante la sua carriera. Solamente il Canada, con sei concerti verso la fine degli anni Cinquanta, potè assistere dal vivo all’icona del rock’n roll mondiale.
La sua presenza scenica, unita alla particolare mimica, lo rendono un precursore di ciò che sarebbero state le esibizioni musicali live. I suoi atteggiamenti e movimenti del bacino lo rendevano un icona spesso osteggiata dai benpensanti dell'epoca, ma tutto questo non fece che aumentare il mito attorno a lui. Nei primi anni la scaletta musicale dei concerti era abbastanza semplifata, salvo poi essere ampliata con un notevole quantitativo di intermezzi, cosa che poi sfociò in coreografie sempre più elaborate. Dal 1972, inoltre, ogni suo concerto veniva aperto con l’esecuzione orchestrale del brano di Richard Strauss, Also Sprach Zarathustra. Negli ultimi anni della sua carriera, ovvero dalla seconda metà degli anni settanta, Elvis era solito accompagnare coreograficamente le sue esibizioni producendosi in mosse di karate, soluzione che negli ultimi concerti, per colpa di condizioni fisiche spesso precarie, diede luogo ad esiti alquanto grotteschi.

Elvis Presley discografia, nelle sue registrazioni in studio vanta 23 album prodotti in poco più di venti anni, dall’esordio nel 1956 con il disco “Elvis Presley” sino all’ultimo del 1977 “Moody Blue”. Ad essi vanno aggiunte varie raccolte, live e non, e i singoli di ogni album per un totale di 61 pubblicazioni, che raggiungono la cifra complessiva di un miliardo di dischi venduti, facendo così di Elvis il cantante singolo con il maggior numero di copie vendute, al pari di band come i Beatles e Michael Jackson.

Elvis e le automobili, una delle grandi passioni del cantante era collezionare macchine, specialmente i modelli prodotti dalla Cadillac, considerata l’auto di lusso americana per antonomasia. Il primo acquisto risale al 1955, e venne utilizzata per le varie tappe dei propri concerti, sino all’anno successivo quando prese fuoco. Uno dei suoi ultimi inammoramenti fu la Cadillac Fleetwood Brougham, che lo accompagnò anche al corteo funebre nel 1977, a Memphis. Proprio la città del Tennessee, all’interno dell’Automobile Museum di Memphis, ospita e mette in mostra svariate auto appartenute al cantante, in un’affascinante salto indietro nel tempo. Oltre alle varie Cadillac, sono esposte anche macchine marchiate Mercedes, Continental, Rolls Royce, Stutz, e una particolare Dune Buggy posseduta proprio da Elvis.

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