Demolition, il film sul ritorno alla vita con un ballo di freestyle
Cinema / Drama / News - 14 September 2016 11:21
Demolition è il film con Jake Gyllenhaal e Naomi Watts, diretto da Jean-Marc Vallée.
Demolition è il film di Jean-Marc Vallée nelle sale dal 15 settembre 2016. Gli interpreti sono Jake Gyllenhaal, Naomi Watts, Chris Cooper e Judah Lewis. Il film è uscito negli Stati Uniti ad aprile incassando 1.978.592 di dollari.
La storia segue Davis Mitchell (Gyllenhaal) che dopo aver perso la moglie non riesce a trovare un equilibrio. Neanche i continui inviti del suocero a reagire sono sufficienti, tanto che un semplice evento porta ad effetti inattesi: un reclamo a una società di distributori automatici diviene una serie di missive in cui Davis fa delle confessioni personali ed inquietanti. È la stessa responsabile dell’azienda Karen (Watts) ad incuriosirsi al caso, cosicché tra i due due sconosciuti nasce un legame.
È proprio da queste lettere che il cammino di Davis muta: lo stesso produttore Molly Smith afferma che da qui il pubblico “comprende il tono del film, verso una corsa sfrenata”. Per Smith lo sceneggiatore Bryan Sipe ha saputo rendere le missive uno strumento per facilitare il cammino del protagonista, in un modo non convenzionale.
Gyllenhaal rivela che questo aspetto era il più interessante della sceneggiatura, non sapendo se “in realtà qualcuno leggerà dall’altra parte le lettere, finché Karen lo contatta”. Le riprese di Jean-Marc Vallée (“Dallas Buyers Club”, “Wild”) si sono svolte senza storyboard, con uno stile di regia raro perché concede molto all’autonomia degli attori. Il primo giorno di riprese, Vallée era seduto con gli attori per spiegare il suo processo di ripresa, assicurando che non avevano nulla da temere. "A volte è difficile perché pensa così velocemente che è difficile tenere il passo con la macchina da presa - ha affermato la Watts. Un aspetto che secondo Gyllenhaal fortifica il film, “ogni volta che si ipotizza una svolta nel film, si procede in un altro modo”.
In una sequenza Davis balla il freestyle danza per le strade di New York City: il regista inviò a Gyllenhaal dei video di diverse danze. L’attore considerava umiliante quel mimo, fino a quando Vallée ha usato la macchina da presa in spalla e uscendo in strada si sono svolte le riprese, con pendolari che stavano arrivando in fondo alla strada. “Penso che sia il tipo di metafora del film - afferma Gyllenhaal - permettetevi di sentirvi liberi”.
La fotografia di Yves Bélanger ha esaltato la luce naturale, con l'intento di veicolare al pubblico ciò che si muovesse nel cervello del protagonista. Anche nel montaggio si è creato un ritmo diverso di narrazione, con tagli e cercando di catturare l'attenzione del pubblico con qualcosa di nuovo. Per la scenografia occorreva rappresentare lo stile di vita benestante del personaggio, ma far intuire che ciò potesse essere distrutto: si optò per una casa esistente a Long Island di Roslyn, minimalista, in legno e stucco, entrambi facili da demolire.
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