Darth Vader and Son, recensione del comic
Comics / Super Heroes / News - 02 November 2016 07:30
"Darth Vader and Son" e "Vader's Little Princess" sono de comic he stanno avendo maggiore successo di vendita. Mauxa li ha recensiti.
“Darth Vader and Son” e “Vader's Little Princess” sono due volumi ideati da Jeffrey Brown, attualmente nelle prime posizioni dei comics più venduti negli Stati Uniti.
Mauxa li ha recensiti. I volumi sono editi da Chronicle Books, mentre per il Regro Unito da Abrams and Chronicle Books.
Nell’universo Marvel dai comics si traggono film, in quello di Star Wars avviene il contrario. E sopratutto con la capacità di raccogliere l’attenzione del pubblico che crescendo potrebbe appassionarsi alla saga, ovvero i bambini dai 3 ai 6 anni.
“Vader's Little Princess” racconta come Vader-Sith Lord - leader del Impero Galattico - deve affrontare la prova più complicata, ossia gli sbalzi d'umore della figlia Leia. Da piccola è già ribelle: “from now on you do as I tell you, okay?” (“da ora in poi farai quello che ti dico io, okay?”), sentenzia al padre. Così lei va in una piscina insieme al piccolo Han Solo, Vader si avvicina e lamenta: “Don’t splash my cape” (“non bagnare il mio mantello”).
La situazione si complica quando Leia prova un affetto diverso verso Han Solo: “Dad, I’m dating Han Solo! What are you thinking?” (“Papà, vorrei conoscere meglio Han Solo! Cosa ne pensi?”), chiede. “Han Solo? I thought you broke up” (“Han Solo? Pensavo che avessi rotto con lui”) si affligge Vader. Finché lei non manifesta la rabbia: “I hate you!!” (“Ti odio”) urla, “Yes! Use you hate!” (“Sì! Usa il tuo odio”) sorride lui sfregandosi le mani.
Vader deve così assecondarla, con un atteggiamento opposto a quello che lui adotta nell’intransigenza della sua professione. L’ironia è evidente, ma se i bambini apprezzeranno i contenuti espressi - è sempre meglio obbedire ai genitori- gli adulti sorrideranno per questo abbassamento caratteriale del malvagio di Star Wars.
Vader insegna anche a Leia come far volare un caccia TIE, parlare con gli amici via ologramma, comunicare con R2-D2, e fare in modo che lei non esca di casa indossando solo un bikini metallico: “You are not going out dressed like that!” (“non penserai di uscire in quel modo!”), borbotta lui. Le capacità genitoriali di Vader sono a repentaglio.
Le Illustrazioni sono accurate, con tratti che richiamano il disegno a matita; la figura nera di Vader si staglia in ogni immagine, aumentando ancora di più il senso di ironia.
In “Darth Vader and Son” lui deve educare il figlio Luke: “Don’t make bubbles” (“Non fare le bolle”) gli consiglia al bar mentre beve. Vader lo insegue mentre Luke scorrazza in bicicletta. “Pershaps I can find new ways to motivate you” (“forse non so trovare le maniere giuste per motivarti”).
"Luke, io sono tuo padre" urla disperato Vader. “Together we can rule the galaxy as father and son” (“insieme potremo comandare la galassia come padre e figlio”) ambisce lui, e Luke lo smorza: “and then I can have a treat?” (“e, posso avere un regalino”). Non è neanche facile insegnargli come usare la spada laser, utilizzare la Forza per mangiare la marmellata, come lavorare sulla Morte Nera: "Ehm, sembra proprio come te, Lord Vader!”, afferma Luke.
A conferma che i due libri hanno un pubblico più adulto, vi sono inseriti due pezzi unici, stampe d’arte i cui Leia fa un ritratto violaceo del padre, e Luke mentre pesca impiglia il mantello di Vader disperato.
Jeffrey Brown è stato premiato con il Premio Eisner, proprio per questi due volumi, nonché “Goodnight Darth Vader” e “Darth Vader and Friends”. Se l’ironia ci salverà dalla Morte nera, alla fine Luke confessa sempre al padre: “I love you, Dad”.
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