Comics: Dimentica il mio nome, il nuovo fumetto di Zerocalcare
Comics / Cosplay / News - 28 October 2014 10:00
Dimentica il mio nome è la nuova opera di Zerocalcare (Michele Rech), uscita nelle fumetterie il 16 ottobre 2014 e pubblicata dalla BAO Publishing. Questo fumetto tratta della vita familiare de
Dimentica il mio nome. Il 16 ottobre 2014 è uscita nelle fumetterie la nuova opera di Zerocalcare: Dimentica il mio nome, pubblicato dalla BAO Publishing, già editore dei suoi lavori precedenti. Questo è il quinto libro prodotto dall’autore, il quale ha dichiarato che tutto il lavoro svolto finora gli è servito per capire esattamente come narrare questa storia, che racconta le vicende dalla sua stessa famiglia, elaborate con tantissima immaginazione. I contenuti di questo fumetto sono certamente fonte di fermenti innovativi, che danno una spinta in avanti al suo lavoro.
Dimentica il mio nome – Trama. Dimentica il mio nome inizia con una tragedia della vita di Zerocalcare, cioè la morte della nonna. Con monologhi introspettivi, flashback su un passato per lui pieno di lacune, l’autore cerca di ricostruire la vita delle persone a lui più care: sua nonna e sua madre, cui dedica questo libro. Trattando di argomenti familiari così intimi e delicati Zerocalcare preferisce affiancare elementi di fantasia alla realtà, inserendo anche i personaggi tipici dei suoi racconti come gli armadilli, o i personaggi che più ha amato nella sua giovinezza, come Ken Shiro (Hokuto no Ken di Tetsuo Hara e Buronson) o Sirio il Dragone (Saint Seyia di Masami Kurumada).
Dimentica il mio nome – Disegno. Zerocalcare ha uno stile di disegno di tipo eclettico, che ricorda a volte lo stile nipponico, a volte quello americano e altre quello francese, ma unito in modo armonioso a realizzare una tecnica tutta sua, con un tratto maturo sin dalla sua prima opera. L’autore stesso conferma l’influenza che altri fumettisti hanno avuto su di lui, oltre ad ammettere le sue problematiche con l’anatomia, comunque non si accontenta di quello che sa già fare e cerca sempre di migliorare. Alla fine si può dire che Zerocalcare predilige il bianco e nero, con dei tratti arancioni, mantenendo sempre uno stile sintetico e comprensibile, anche se in Dimentica il mio nome usa un tratto che si può definire cupo, per trasmettere un senso d’inquietudine, aumentando, in questo modo, il coinvolgimento emotivo dello spettatore.
Dimentica il mio nome – Stile Narrativo. Anche per quanto riguarda lo stile narrativo Zerocalcare prende spunto da diversi autori (soprattutto da blog a fumetti), unendoli nel suo modo unico. Per creare le sue storie si basa su avvenimenti della sua vita, scrive e archivia tutto quello che gli succede per poi utilizzare quel materiale quando ha bisogno di creare una storia. Dodici e Un polpo alla gola, due delle sue ultime opere, risultano diversi dai lavori precedenti, infatti, a detta dell’autore stesso, gli sono serviti per raggiungere lo stile che desiderava usare per Dimentica il mio nome, lavoro molto più complesso di tutti quelli affrontati fino a quel momento.
Dimentica il mio nome – Zerocalcare. Zerocalcare, lo pseudonimo del fumettista italiano Michele Rech, ispirato dallo spot pubblicitario di un prodotto anticalcare, è curiosamente nato dalla necessità di Rech di trovarsi sul momento un nickname da usare in internet. Zerocalcare inizia la sua attività subito dopo le scuole superiori, creando un fumetto concernente le giornate del G8, a Genova, nel luglio del 2001. Solo nel 2011 realizza un intero albo a fumetti: La profezia dell’armadillo, che in breve ottiene un notevole successo, tanto da indurlo a farne un’edizione a colori, per poi diventare un film. La sua nuova opera, Dimentica il mio nome, sembra destinata ad avere altrettanto successo, infatti, ha già raggiunto un record di vendite.
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