Comics: Capitan Harlock, il pirata che solca lo spazio da 40 anni

Comics / Manga / News - 12 August 2014 10:00

Capitan Harlock, "un pirata tutto nero mentre il cuore bianco è", torna a far parlar di sé! Dal manga all'anime, a un incredibile film d'animazione in computer graphics 3D. Dop

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Capitan Harlock – manga. Capitan Harlock è un manga giapponese, di genere fantascientifico, creato nel 1977 dall’artista Leiji Matsumoto e pubblicato dalla Akita Shōten sul quindicinale Play Comic. Il manga venne in Italia solo negli anni ’90, pubblicato dalla Granata Press che ne pubblicò solo metà, suddiviso in 15 volumi. Solo nel 2001 venne stampato completo dalla Planet Manga (etichetta della Panini Comics specializzata nella pubblicazione di manga) e in seguito ristampato, con l’impaginazione originale, da altre due case editrici con l’aggiunta di storie extra: la d/visual (che ha cessato l’attività nel 2011) e la RW Edizioni.

Capitan Harlock – trama. La trama di Capitan Harlock inizia nell’anno 2977, quando la Terra è in uno stato di pace globale, ma le sue risorse sono del tutto esaurite, i mari sono stati prosciugati e il governo nega l’evidenza della crisi, anche perché attinge alle risorse degli altri pianeti. Alla popolazione poco importa della situazione, vive in un perenne stato di apatia, credendo ciecamente alle affermazioni del Primo Ministro, questo stato è anche dovuto al fatto che le macchine hanno sostituito l’uomo in quasi tutti i lavori, anche quelli più comuni. Chi non è d’accordo con il sistema del Governo Unificato della Terra è considerato un fuorilegge, come succede a Capitan Harlock e alla sua ciurma. Improvvisamente, sulla Terra arriva una gigantesca sfera nera mandata dal popolo vegetale (piante senzienti) delle Mazoniane, essa non è altro che la loro dichiarazione di guerra per la conquista del pianeta. Neanche questo avvenimento scuote l’umanità dal suo torpore, così Harlock si auto proclama difensore del pianeta ed inizia una dura battaglia contro il pianeta Mazone, con l’aiuto del suo equipaggio di reietti e dello spirito del suo migliore amico (morto), Tochirō Ōyama, che si è unito all’Arcadia, l’astronave di Harlock da lui stesso progettata.

Capitan Harlock – anime. Nel 1978 la Toei Animation (la più grande casa di animazione giapponese) adattò il manga di Capitan Harlock in un anime che riscosse molto successo in Giappone, ma anche in Italia, quando arrivò l’anno successivo grazie alla Rai. Mirabile è la partitura sinfonica, composta da Seiji Yokoyama ed eseguita dalla Tokyo Philharmonic Orchestra, realizzata per accentuare la narrazione di tipo drammatico della serie. Tra il manga e l’anime ci sono alcune differenze: la prima è l’aggiunta di due personaggi (Mayu Ōyama e Mitsuru Kirita), la seconda riguarda il finale. Mayu è la figlia di Tochirō e di Emeraldas, alla morte del padre e alla partenza della madre Harlock ne diventa il tutore legale, la bambina non sta con lui sull’Arcadia, ma in un collegio sulla Terra come voleva il suo defunto padre. Visto il legame tra Harlock e la bambina (il pirata va a trovarla di frequente), è spesso utilizzata come esca da Kirita, il capo delle forze di difesa terrestri, per catturare il suo tutore. Il finale del manga è aperto, non esiste una conclusione alla battaglia tra Harlock e le Mazoniane (questo genere di finale è la norma nei lavori di Matsumoto), per l’anime si decise di modificarlo con la sconfitta delle Mazoniane e il ritorno in patria dell’equipaggio dell’arcadia, che ottiene l’amnistia, mentre Harlock se ne va con la sua astronave a solcare ancora lo spazio infinito.

Capitan Harlock – Film. Nel 2013 è stato realizzato un film d’animazione in computer grafica 3D basato sul manga di Capitan Harlock di Matsumoto. La trama è diversa da quella del manga e dell’anime, anche se mantiene lo stesso carattere e principi. Si svolge sempre nel 2977. Un secolo prima le risorse della Terra si sono esaurite, ma invece di importare il necessario dagli altri pianeti si è preferito emigrare verso nuove possibilità. Non trovando un mondo adatto a loro come la Terra, gli esseri umani decidono di tornare al loro pianeta d’origine, ma ormai sono troppi (si parla di 500 miliardi) per starci tutti quanti e così inizia una cruenta guerra. Per fermare la guerra è istituita un’organizzazione, la Gaia Sanction, che dichiara il pianeta Terra come luogo sacro, per cui inviolabile, diventando inaccessibile per chiunque. Capitan Harlock non è d’accordo con l’organizzazione, che considera corrotta e decadente, per cui dà battaglia con lo scopo di posizionare diverse bombe a vibrazione temporale, poter tornare indietro nel tempo e mettere a posto le cose.

Capitan Harlock – Leiji Matsumoto. Lo stile di Leiji Matsumoto lo si può definire di tipo europeo, con una pesante bicromia di bianco e nero per enfatizzare le sue storie, piene di avversità e squallore, dove i protagonisti devono cercare di emergere grazie alle loro forze e ad una dura lotta, sia con il mondo che li circonda, sia interiore (un ottimo esempio è Space Battleship Yamato). Utilizza il chiaro scuro anche per delineare il carattere dei personaggi dei suoi manga, dove troviamo quelli femminili, solitamente, molto curati, con tratti morbidi e, spesso idealistici, così alte e slanciate da dare quasi una sensazione effimera e fragile, mentre quelli maschili variano dal personaggio canonico a quello di stampo ironico e/o umoristico, quasi caricaturale (in ogni suo lavoro ce ne sono sempre), tozzo e grottesco. Una particolarità delle tavole di Matsumoto è la cura nel mecha design (dall'inglese mechanical design, letteralmente “progettazione meccanica”), dove mescola in modo armonioso il moderno con l’antico, come l’Arcadia di Capitan Harlock o il treno di Galaxy 999.

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