Comics: Bat-manga di Kuwata stampato ufficialmente dalla DC Comics
Comics / Manga / News - 10 August 2014 10:00
Il famoso manga su Batman, creato nel 1966 da Jiro Kuwata (ispirato alla serie televisiva con Adam West), finalmente approda ufficialmente negli USA! Tradotto in inglese e pubblicato dalla DC Comics p
Bat-manga. Non sono in molti a sapere che nel 1966 nacque, in Giappone, il Bat-manga, ovvero il manga di Batman. Grazie alla serie televisiva con Adam West, che approdò anche nel continente asiatico, il Giappone fu invaso da una vera e propria Bat-mania. Ben presto vennero prodotti tantissimi gadget nipponici del Cavaliere Oscuro e, fra gli altri, anche un manga originale su Batman. Il manga, raccolto in un unico libro, fu pubblicato negli USA solo nel 2008, ma non ottenne il giusto riconoscimento, rimanendo quasi sconosciuto fino adesso. Ora la DC Comics, in onore al 75° anniversario del Cavaliere Oscuro, ha intenzione di farlo conoscere pubblicandolo dapprima in formato elettronico (la prima uscita è stata il 5 luglio 2014), per poi passare al formato cartaceo.
Bat-manga – Edizione Giapponese. Nel 1966 la casa editrice Shōnen Gahōsha, vista la dilagante Bat-mania che imperversava in Giappone in quegli anni, acquistò dalla DC Comics i diritti per la pubblicazione di fumetti originali di Batman, realizzati da Jiro Kuwata (famoso per il manga 8 Man). La decisione di realizzare storie indipendenti fu presa per evitare la concorrenza con altre case editrici che avevano preso i diritti per tradurre in giapponese i fumetti americani del super eroe. La pubblicazione durò poco più di un anno, dal 1966 al 1967 (comprende 53 storie suddivise in 3 parti), e venne serializzata sulle riviste Weekly Shōnen King e, successivamente, su Shōnen Gaho ’60, ma non venne mai stampata in tankobon (cioè in volumi singoli). Appena la Bat-mania nipponica iniziò a scemare l’edizione giapponese del Bat-manga fu dimenticato da tutti.
Bat-manga – Edizione Americana. L’americano Chip Kidd (scrittore, editore e graphic designer) ha scritto diversi libri sul fenomeno Batman, per cui, quando ha scoperto la Bat-mania che si era scatenata in Giappone col telefilm degli anni ’60, non ha potuto fare a meno di documentarsi. In questo modo Kidd venne a conoscenza non solo di tutti i giocattoli nipponici a tema Batman, ma anche del Bat-manga di Kuwata. Kidd decise di raccogliere tutto il materiale in un libro, pubblicato poi nel 2008 con il titolo: Bat-Manga! The Secret History of Batman in Japan (Bat-Manga! La storia segreta di Batman in Giappone). Questa edizione americana comprendeva i fumetti di Kuwata, oltre i vari gadget e giocatoli nipponici di Batman. Per la parte dei gadget e giochi chiese aiuto ad un noto collezionista: Saul Ferris. Mentre per il fumetto si rese conto ben presto che c’era un problema: la DC Comics non lo aveva in archivio, anzi non era a conoscenza neanche della sua esistenza! Questo perché in quegli anni molti paesi richiesero i diritti di Batman per il proprio merchandising e il quantitativo di materiale che ne derivò era troppo per essere archiviato. Kidd, dopo molte ricerche, riuscì a trovare le storie nipponiche di Batman e affidò a Anne Ishii la traduzione in inglese. A questo punto contattò il fotografo Geoff Spear, perché le riviste rinvenute erano rare e preziose, quindi non si potevano usare per delle scansioni computerizzate, perciò si decise di fotografarle in alta qualità. Il libro uscì in due versioni, quella economica in formato tascabile e quella con la copertina rigida che conteneva 32 pagine extra.
Bat-manga – Manga. Lo stile di Kuwata ben si adattava alle storie di Batman: guardando le tavole non si ha subito l’impressione di un manga, ma di un classico comic americano. Il Bat-manga presenta storie singolari, di tipico stampo nipponico anche se palesemente ispirate dal telefilm di Batman di quegli anni con Adam West, questo perché a Kuwata è stata data carta bianca per le trame. I nemici utilizzati da Kuwata sono nuovi (tranne alcuni come Clayface e The Outsider) e così ci troviamo davanti anche alieni e dinosauri mutanti. Per citarne alcuni: Go-Go the Magician con la sua bacchetta magica in grado di controllare il tempo, Dr. Faceless con il suo viso deforme, Karmak il professor Gorilla, ovvero un gorilla che ha assorbito l’intelligenza di uno scienziato, e in primis troviamo Lord Death Man, presentato con una maschera a forma di teschio che non può essere rimossa, che può morire e tornare in vita a suo piacere. Comunque, le storie sono rivolte a un target molto giovane, semplici e divertenti, con scene d’azione davvero notevoli, ma c’è da notare che praticamente non si vedono Alfred, Bruce o Dick, pare che Batman e Robin stiano sempre in costume ad aspettare che avvenga qualche crimine.
Bat-manga – Jiro Kuwata. Jiro Kuwata inizia la sua carriera da mangaka (disegnatore di manga, ovvero fumettista giapponese) giovanissimo, a soli 13 anni, con la pubblicazione della sua prima opera (Kaiki Seidan). Ben presto si appassiona al genere dei super eroi e crea, insieme a Kazumasa Hira nel 1963, la sua opera principale: 8 man. Il manga viene subito trasformato in un anime che in futuro ispirerà la creazione di RoboCop. Grazie al suo stile è incaricato, nel 1966, della creazione del Bat-manga, progetto che porta avanti insieme a 8 man, per poi interromperlo bruscamente nel 1967, quando è arrestato per possesso di arma da fuoco, con il chiaro intento di suicidarsi. 8 man fu completato (era al suo ultimo numero) con la collaborazione di altri artisti, che però non soddisfecero pienamente Hira e per questo convinse Kuwata a rifarlo nel 1992, mentre il Bat-manga fu semplicemente interrotto.
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