Carrie Fisher, i suoi libri in cui racconta un'altra Hollywood

Daily / News - 28 December 2016 18:56

Carrie Fisher ha pubblicato nel 2016 il libro "The Princess Diarist".

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Carrie Fisher, l’attrice scomparsa all’età di 60 anni non era solo la protagonista di “Star Wars” nel ruolo della Principessa Leila. Ha lavorato in film come “L'uomo con la scarpa rossa” (1985) con Tom Hanks, “Hannah e le sue sorelle” (1986) di Woody Allen. Fino a cammei in serie come “Sex and the City” e “The Big Bang Theory”.

Soprattutto era scrittrice, con libri giunti alle prime posizioni in classifica, con racconti capaci di intrecciare ironia e senso dell’attualità.

“The Princess Diarist” è del 2016: Carrie Fisher racconta la sua principessa Leila, ciò che è successo dietro le quinte di “Star Wars”. Quando la Fisher recentemente scoprì i diari che teneva durante le riprese del primo Star Wars, era stupita nel ricordare tanta capacità di conservare dettagli, con poesie d'amore, riflessioni sfrenate con ingenuità giovanile, una vulnerabilità che a malapena riconosceva. Nei decenni divenne autrice, attrice e icona della cultura, ma nel 1977 era un’adolescente innamorata di del co-protagonista del film, Harrison Ford.

Il volume raccoglie estratti dai suoi quaderni scritti a mano. Fu uno dei più famosi set cinematografici di tutti i tempi, e nelle pagine della Fisher emergono pensieri e dettagli invece intimi. Qui riflette anche sulle gioie e follie della celebrità, l'assurdità della vita di Hollywood.

Un raro volume è “Postcards from the Edge”, del 1987: è il primo romanzo di Carrie Fisher, racconta il mondo che conosce meglio, ovvero Hollywood da Fantasyland a quello dei tossicodipendenti. La trama è quella delle esperienze divertenti di Suzanne Vale, nella clinica di riabilitazione e poi fino al mondo esterno, dai pericoli piaceri alle nostre dipendenze, dal successo al denaro passando per il sesso. Il sequel del libro è “The Best Awful: A Novel” del 2004.

Del 2008 è “Wishful Drinking”: si tratta dell’adattamento del suo one-woman show di successo a Broadway. Fisher rivela come è stato crescere come un prodotto di “Hollywood in-breeding”, divenendo maggiorenne sul set di un piccolo film intitolato “Star Wars”, e divenendo raffigurata in action figure all'età di diciannove anni.

Del 1994 è “Delusions of Grandma”: quando una donna viene a sapere che il padre colpito dall’Alzheimer è stato messo in una casa di cura, chiede l'aiuto dei figli per portarlo a casa.

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