Bruce Springsteen, il boss del rock americano
Daily / Storia della musica / News - 14 October 2014 14:00
The Boss, il cantante rock che ha incarnato lo spirito duro e liberale della propria terra, con testi sospesi tra il poetico e il sociale, ed esibizioni dal vivo trascinanti
Bruce Springsteen The Boss, nato a Long Branch il 23 settembre del 1949, è ancora il maggior esponente del rock americano e mondiale, accompagnato dalla E Street Band nei suoi concerti dal vivo. Insieme ai svariati premi e riconoscimenti ottenuti, è terzo al mondo per i guadagni nel campo musicale, dietro solo a U2 e Rolling Stones. I suoi lavori in studio e le varie tournèe hanno fruttato al cantante circa 1,6 milardi di dollari, rendendolo secondo il Time una delle 100 persone più influenti al mondo, presente anche nel campo politico e sociale con campagne a favore dei paesi in via di sviluppo e all’ultima presidenza di Barack Obama.
\r\nBruce Springsteen Born in The USA, dove nasce la sua carriera artistica e professionale. Dopo gli esordi con il gruppo Steel Mill, la Bruce Springesteen Band rappresenterà il primo passo verso il contratto con la Columbia, con la quale realizzerà il suo primo album discografico nel 1973, intitolato Greetings Form Asbury Park, N.J. Nello stesso anno esce The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle, ma il successo commerciale è ridotto, e si deve aspettare il 1975 perché Springsteen si faccia largo al pubblico americano. La canzone Born To Run, rappresentata a New York, diventa un successo ancora prima che ne esca il disco. Nel 1977 inizia una causa legale con Mike Appel, situazione che porta via tempo e soldi alla E Street Band di Springsteen, ma che non rallenta le loro esibizioni dal vivo. Darkness on the Edge of Town è il loro disco del 1978, accompagnato da un'infinita tournèe in giro per gli Stati Uniti, cosa che accadrà sempre più spesso alla band. Gli anni Ottanta rappresentano la consacrazione, aperti con l’album The River, passando per Nebraska e finendo con il capolavoro Born in the Usa, album che vendette ben 30 milioni di copie. L’omonima canzone e Dancing in the Dark rappresentano ancora oggi dei pezzi sacri, musicalmente e non solo.
Gli anni novanta si aprono con il divorzio e un appiattimento della creatività del cantautore. Solamente nel 1994 Springsteen torna sulla cresta dell’onda, con l’album Streets of Philadelphia, colonna sonora del film Philadelphia di Jonathan Demme. Lavori folk e solisti chiudono il millennio, che si riapre insieme alla E Street Band e all’album The Risng, ispirato agli eventi tragici dell’11 settembre. La carriera artistica degli ultimi anni è ancora più improntata ai vari live in giro per il mondo, che ancora adesso rappresentano un evento impedibile per milioni di fan, di vecchia e nuova data.
Bruce Springsteen Live, la prima tournèe viene organizzata da Mike Appel nell’autunno del 1972, e serve a pubblicizzare il gruppo e il primo lavoro in studio. Nonostante lo scarso successo dell’album, i concerti servono a far conoscere il gruppo, che inizia come band di apertura ai Chicago e poi a Bonnie Raitt. Lo slogan del critico musicale Jon Landau, che identifica il cantante americano come il futuro del rock and roll, crea aspettativa e attenzione attorno a Springsteen. Nell'agosto del 1975 Sprinsteen si esibì in dieci spettacoli, divise in cinque serate che fecero sold out al Bottom Line di New York. I concerti attirarono immediatamente l'attenzione dei media e uno di essi fu trasmesso dalla stazione radio WNEW-FM. Da questo momento in poi, i live rappresenteranno il cavallo di battaglia di Bruce, molto più che il lavoro in studio. Il 23 maggio del 1978, Springsteen iniziò il suo primo lunghissimo tour nazionale per la promozione di Darkness, che terminò dopo 115 date il primo gennaio dell'anno seguente. Ciò che contraddistinguerà il cantante rispetto a molti altri saranno le sue performance dal vivo, con concerti dalla durata ben più lunga del normale. Accomapagnato sempre dalla sua band, Springsteen si prodiga spesso per i diritti umani e solidari dell’Africa, organizzando concerti in ogni continente. Negli ultimi anni, le sue venute in Italia sono state accolte con enorme successo, tra Milano, Firenze e Roma.
\r\nBruce Springsteen discografia, partita nel 1972 Greetings Form Asbury Park, N.J., ha attraversato gli anni Settanta con album storici come Born To Run e Born in The USA, arrivando sino ai giorni nostri con l’ultimo disco High Hopes, uscito il 14 gennaio del 2014. Ad accompagnare la produzione in studio, sono stati realizzati 5 album ripresi dal vivo, partendo da una collezione che riguarda i primi live del gruppo, dal 1975 all’85, sino al concerto del 2007 di Dublino.
© Riproduzione riservata