Bound, recensione videogame per PS4: una danza di colori
Games / News - 18 August 2016 14:00
Bound riassume pensieri e paure di una donna incinta, un intimo percorso fatto di danzanti e artistici paesaggi
Bound è un videogioco indipendente sviluppato da Plastic Studios in esclusiva su PS4. Come molte produzioni dal basso budget, il team di sviluppo ha creato un universo semplice ma fortemente espressivo, basato più sulla componente estetica che su quella prettamente ludica. Il studio polacco, già autore del visionario Linger in Shadows, nel suo curriculum vanta diverse presentazioni in computer grafica, una bravura e un’attenzione visiva verso cui lo stesso Bound si indirizza.
La trama del titolo si muove in un’esperienza tanto intima quanto privata, attraversando gli ultimi giorni di una donna incinta, che esplora i suoi pensieri, passati e futuri. La dimensione, sospesa nell’immaginazione della Principessa, disegna una realtà alternativa, fatta di linee geometriche squadrate, un tuffo nell’arte plastica dei primi del Novecento. Bound è un’avventura delicata e stridula, che indaga sentimenti contrastanti e contrapposti, tra momenti di sconforto e tristezza, passando dalla volontà di rivalsa e rivincita.
Il gameplay di Bound ruota attorno alle movenze danzanti dell’eroina del gioco, un elegante fluire che porta con sé connotati maggiormente estetici che ludici. Gli eterei passi della ballerina servono a superare gli ostacoli di gioco, in sezioni platform che rivestono la quasi totalità dell’esperienza, data l’assenza di nemici da sconfiggere. I livelli possono essere affrontanti in qualsiasi ordine si desideri, visto che rappresentano ogni singola paura della protagonista, un letterale superamento di muri e ostacoli che si presentano nella vita di ognuno di noi.
La grafica di Bound è senza dubbio la parte meglio riuscita e più riconoscibile dell’intera produzione. Lo stile visivo si carica di forme geometriche squadrate, una realizzazione che rimanda alle opere d’arte di inizio dello scorso secolo. I livelli si tingono di semplici linee e colori pastello, con scorci e paesaggi evocativi, vere e proprie cartoline dove danzare. I movimenti della protagonista, leggera ed eterea, rendono nobile ed elegante il lineare procedere verso il finale del gioco, un viaggio intimo e privato nelle proprie paure più profonde.
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