Battleborn recensione videogame per PS4 e Xbox One: nati per combattere
Games / News - 05 May 2016 14:00
Battleborn è uno sparatutto in soggettiva basato sull'esperienza multiplayer, attraverso scontri contro altri giocatori o nella modalità storia, che permette un'inedita collaborazione ne
Battleborn è il nuovo videogioco di Gearbox, software house che ha conosciuto con la serie Borderlands un incredibile successo in termini economici e di critica. La struttura da sparatutto online in soggettiva, plasmata in una soddisfacente vena cooperativa e con elementi da gioco di ruolo, ha permesso al team di affrontare la creazione del loro nuovo progetto, un MOBA con caratteristiche uniche per il genere. Insieme alla classica impostazione da multiplayer competitivo, infatti, Battleborn crea una modalità storia che vede un perfetto mix di personaggi e relative caratteristiche, per un’esperienza varia e spesso gratificante.
La storia di Battleborn ci conduce attraverso la scoperta dei venticinque personaggi di gioco, caratterizzati nell’aspetto fisico, con abilità peculiari, e in un equipaggiamento specifico per ognuno di loro. La trama alla base del titolo Gearbox è strutturata in un universo in fase ormai terminale, con la sola stella Solus a poter garantire un futuro possibile. Nello scontro per assicurarsi la vittoria, il giocatore può scegliere qualsiasi delle cinque fazioni di gioco disponibili, in una modalità storia che ricorda da vicino le classiche ondate in stile Orda. L’avventura principale vede la possibilità di essere affrontata da soli o con l’aiuto di altri compagni, sia in cooperativa online che a schermo condiviso.
Il gameplay di Battleborn si basa su scontri dinamici e veloci, un’impostazione arcade che regala combattimenti frenetici e basati su una forte cooperazione. Sia nella modalità storia che nel multiplayer online, forte è la necessità di giocare di squadra, costruendo un team quanto più variegato e complementare possibile, in modo da sfruttare le abilità specifiche di ogni eroe. Ogni missione e scontro online ci permette di acquisire punti esperienza Helix, utili a salire di livello e a sbloccare potenziamenti e skin estetiche. Inoltre, all’interno degli scenari, sarà possibile trovare e recuperare nuovi equipaggiamenti, essenziali nel migliorare le caratteristiche del nostro personaggio.
Le modalità multiplayer del titolo sono in totale tre, ognuna delle quali affrontabili da un massimo di dieci giocatori, divisi in due team da cinque eroi ciascuno. In Battleborn, Devastazione è quella che maggiormente si avvicina al classico deathmacth a squadre, con l’obiettivo aggiuntivo di catturare e mantenere il possesso di specifici punti. Nella modalità Incursione, invece, giocatori e computer si intrecciano nella difesa della propria base e nel tentativo di conquistare quella avversaria, mentre l’azione in Fusione converge nel punto centrale della mappa, dove sacrificarsi in nome della vittoria finale.
La grafica di Battleborn si presenta estremamente colorata e cartonesca, fatta di forti contrasti cromatici e da una palette di colori sempre vivace. La definizione di personaggi e le loro caratteristiche estetiche, unite agli effetti di armi e abilità, regala interessanti intrecci visivi, in battaglie dominate da numerosi effetti su schermo e da un’azione frenetica e veloce. L’uso combinato di attacchi, all’interno del team, crea infatti unioni di laser, bolle ed esplosioni che arricchiscono il quadro estetico della produzione. Una menzione speciale per i venticinque eroi selezionabili, ognuno contraddistinto da un’enorme cura in termini di design e look, con abilità specifiche e perfettamente caratterizzate.
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