Amnesia Collection, recensione videogame per PS4: la paura del buio
Games / News - 24 November 2016 14:00
Amnesia Collection porta su PS4 le atmosfere angoscianti e la tensione dell'horror in soggettiva, con i tre giochi a tinte oscure di Frictional Games
Amnesia Collection è un videogioco horror in prima persona, sviluppato da Frictional Games e distribuito da Sony su PS4. L’arrivo per la console giapponese avviene dopo sei anni dall’uscita su PC del titolo originale, apripista del filone horror in soggettiva, che ha segnato negli ultimi anni il mercato videoludico con decine e decine di produzioni similari. Il grande merito di Amnesia viene così riproposto e fatto conoscere ai giocatori PS4, grazie ad in una raccolta di tre esperienze al prezzo budget di 29,99 euro. La Collection contiene al suo interno Amnesia: The Dark Descent, l’espansione Amensia: Justine e Amnesia: A Machine for Pigs, un trittico di esperienze orrorifiche dai forti connotati psicologici.
La trama di Amnesia Collection conduce il giocatore in un mondo ostile e pericoloso, fatto di oscure presenze e inquietanti mostri dalle memorie lovercraftiane. L’avventura principale si basa su Daniel, protagonista affetto da un disturbo della memoria, che non ricorda più nulla del suo passato. Il luogo dove ci troviamo, tutt’altro che rassicurante, è un macabro maniero prussiano Brennenburg, un castello che nasconde segreti e indizi che ci aiuteranno nel nostro percorso di discernimento della verità. I due pacchetti aggiuntivi esplorano altri lidi di terrore, con Justine che punta verso sadici esperimenti di una nobildonna e A Machine for Pigs che sposta il focus scenico nella Londra vittoriana.
Il gameplay di Amnesia Collection è quello di un horror classico in prima persona, che ha recentemente segnato il mercato con un netto aumento quantitativo, dovuto proprio al successo della serie Amnesia. L’ambientazione e gli enigmi di gioco sono così vissuti direttamente attraverso gli occhi del protagonista, terrorizzato e spaventato dal buio, che rappresenta un ulteriore minaccia per Daniel. Nostro scopo sarà così quello di mantenere alta la sanità mentale, attraverso lampade a olio o accendendo le candele disseminate nella magione, per non incorrere in artefatti visivi o in un rallentamento delle movenze del personaggio principale. Insieme all’attenzione per l’oscurità, il giocatore sarà chiamato a fuggire ed evitare le creature nemiche, pericolosi ostacoli lungo il percorso fatto di esplorazione e risoluzione di enigmi ambientali.
La grafica di Amnesia Collection porta in alta risoluzione e con un’ottima fluidità complessiva un prodotto uscito diversi anni fa su PC, denotando un generale invecchiamento per il primo capitolo e un migliore motore grafico per l’ultimo uscito, A Machine for Pigs. La resa visiva, seppure non eccezionale per dettaglio e modelli, riesce a ricreare perfettamente un’atmosfera opprimente e spaventosa, grazie ad una ricerca scenica e di contrasto tra luci e ombre assolutamente riuscita. La sensazione di trovarsi in un ambiente sconosciuto, ignorando chi siamo e perché ci troviamo in questo tetro castello, crea una forte empatia tra il protagonista, affetto da amnesia, e il giocatore. Lo stato di ansia si fa altresì palpabile lungo le fasi esplorative, grazie ad un sistema di illuminazione e suoni davvero inquietante, che contribuisce ad aumentare il climax di tensione in maniera impeccabile.
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