AC/DC, turn off? Le ipotesi di fine carriera della mitica band

Daily / News - 16 April 2014 14:58

Voci che impazzano sul web e sui giornali che danno per conclusa la carriera della mitica band australiana, ma al momento non trovano alcuna conferma ufficiale.

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AC/DC. Da circa ventiquattr'ore il web è impazzito, per la serie di informazioni che vengono diramante sulla possibile fine carriera degli AC/DC.
Alla base di tanto clamore e di tale decisione, pare ci siano le gravi condizioni di salute in cui verte uno dei fratelli Young, Malcom, fondatore del gruppo nei primi anni settanta insieme al fratello  Angus Young, icona indiscussa della band e dell'immaginario del rock.
A far scaturire il tram tram mediatico è stato un post di Darryl Mason, storico giornalista musicale australiano, che sul suo blog ha eloquentemente titolato “Rip AC/DC: 1973 – 2014”.
La figura di Mason è molto vicina al gruppo, quindi un'affermazione del genere non può che non essere presa seriamente in considerazione. Ma nulla si sa sulle effettive condizioni di salute di Malcom Young, che parrebbe essere stato colpito da ictus già da qualche settimana.
Il gruppo,non più fresco di età, ha più volte dichiarato che tra loro vige un patto: o si va avanti tutti assieme o ci si ferma, e se ciò dovesse essere confermato, prepariamoci a levarci il cappello dal capo per salutare dei veri alfieri del rock.

Il gruppo. Storicamente la band si forma a Sidney, in Australia, nel 1973, anche se quasi tutti i componenti sono nativi britannici.
Gli AC/DC sono da considerarsi tra le maggiori band di successo nella storia del rock, tra quelle di rilevanza storica nonché iconografica. L'immagine del leader, il chitarrista Angus Young vestito da scolaretto che alza al cielo il gesto delle corna, è ormai un classico. Lui e la sua inseparabile chitarra, la Gibosn SG, denominata “Diavoletto”, per via delle sua particolare linea, a forma di corna aguzze, conferita agli estremi delle spalle mancanti, appartengono ormai all'immaginario collettivo.
Fra i brani che li hanno contraddistinti e portati ai vertici mondiali, non possiamo non citare, “Highway to Hell”, “Back in Black”, “Hells Bells”, “T.N.T” “Let There be Rock”, ormai tutti inni della musica.

Doppia vita. La carriera degli AC/DC, è caratterizzata da un triste inframezzo, che divide la loro fortuna nell'era di Bon Scott e quella di Brian Johnson, i due cantanti che si sono succeduti.
Nel 1980, conclusosi il tour mondiale dell'album “Let There be Rock”, che fece fare il salto di qualità al gruppo, il cantante Bon Scott, fu ritrovato cadavere all'interno di una macchina a Parigi. Rimangono ancora lati oscuri su questa vicenda, ma la versione ufficiale e più accreditata della causa del decesso è quella di ingestione di eccesso di alcool.
La sua morte, accolta con shock e incredulità dal resto del gruppo, sembrava inizialmente, rappresentare una pietra tombale sul futuro del gruppo. Successivamente, il ritrovarsi dei due fratelli Young per provare nuovo materiale, diede nuova forza in un periodo di smarrimento, decidendo di trovare un degno sostituto.
La scelta per l'appunto ricadde sull'inglese Brian Johnson, con cui registrarono il nuovo album, “Back in Black”, con una copertina completamente nera in segno di lutto verso il compagno perso.
Ad oggi per ironia della sorte è l'album che li ha consacrati alla storia, nonché quello che ha portato maggior fortuna commerciale, contenente canzoni come appunto la title track “Back in Black”, la celebre “You Shock me All Night Long” e la leggendaria “Hells Bells” con cui si apre l'album, i suoi rintocchi di campane a morte sono un ulteriore omaggio alla carismatica figura di Bon.

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