Vasco Rossi, L\'altra metà del cielo ancora alla Scala con Albachiara, Silvia e Susanna
Daily / Festival / News - 30 August 2013 10:28
Dal 6 al 13 settembre 2013 torna a Milano una stimolante sinergia tra la grande musica di Blasco e la danza d\'alto livello del Corpo di Ballo Teatro alla Scala. Tramite la chiave registica e coreogra
Vasco Rossi offre di nuovo le proprie musiche alla Scala di Milano per lo spettacolo di danza “L'altra metà del cielo”, in cui i ballerini si calano nel mondo delle donne cantate dal rocker e declinate secondo la visione artistica della regista e coreografa di fama internazionale Martha Clarke. Albachiara, Silvia e Susanna, tre individui-simbolo che vivono adolescenza, crescita, maturità ed abbandono, si muovono in scena su arrangiamenti creati appositamente, in chiave classica e sinfonica. Costituiscono personaggi femminili che rappresentano drammaturgia, libretto e colonna sonora dell'intero show.
Simile progetto teatrale è un singolare esperimento artistico, un\'opera di contaminazione, un lavoro collettivo fatto di ascolto, apertura, disponibilità al cambiamento. Si è tentata l\'ideazione di un balletto popolare, nel senso più alto del termine, mediante un linguaggio di movimenti in grado di comunicare a tutti, partendo, e non dimenticando, il rigore, la pulizia e la raffinatezza della tradizione accademica. D'altronde non è la prima volta che classico e non classico giungono a commistione; balletti cult come “Pink Floyd Ballet” del maestro Roland Petit o “Le Presbytère” del talentuoso Béjart su musiche dei Queen accanto a quelle di Mozart la dicono lunga in proposito. E non dimentichiamoci, per fare un altro esempio, che anche il mitico Paul McCartney ha scritto una partitura per il New York City Ballet!
Dal 6 al 13 settembre il pubblico potrà gustarsi uno spettacolo emozionante e denso di significati, suddiviso in quattro blocchi. In prima fila i pezzi “Anima Fragile”, “Brava”, “Brava Giulia”, “Delusa”, “Gabri”, “Incredibile romantica”, “Jenny”, “Laura”, “Sally”, “Un senso” ed altri ancora per la reinterpretazione di un Vasco Rossi vibrante ed inedito.
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