Roman Polanski, forse solo un romanzo fiume potrebbe narrare le sue prime 80 candeline
Cinema / News - 19 August 2013 12:37
Il regista, nato a Parigi nel 1933, ha compiuto ieri ottant'anni, circondato dall'affetto della bella coniuge Emmanuelle e dei giovani figlioli Morgane, ventenne, ed Elvis, quindicenne. La sua esist
Roman Polanski ha festeggiato ieri gli ottant'anni. Una vita inquieta ed originale la sua, segnata da luci ed ombre e contraddistinta da una creatività tanto orginale quanto immaginosa. Il suo film “Venere in pelliccia” ha recentemente preso parte al Festival di Cannes. Interpretato dalla sua terza moglie, Emmanuelle Seigner, e dal tre volte vincitore del Premio César Mathieu Amalric, è un lungometraggio che s'ispira al romanzo scritto da Leopold von Sacher-Masoch ed, in particolare, all'omonimo adattamento teatrale del libro operato da David Ives. Roman è già al lavoro con una nuova opera, che s'intitolerà “D” e vedrà la luce il prossimo anno.
Polanski, venuto al mondo in Francia da uno scultore e pittore polacco d'origine ebraica e da una casalinga russa nata in una famiglia ebraica convertita da tempo al cattolicesimo, è sfuggito ai campi di sterminio nazisti grazie a generose persone che lo hanno tenuto nascosto. Sua mamma è morta ad Auschwitz. Suo papà è sopravvissuto a Mauthausen. Roman, abbandonata ogni fede, si dichiara ateo agnostico. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, ha studiato recitazione, teatro e regia, diplomandosi presso la Scuola Nazionale di Cinema di Łódź. Nel 1968 si è trasferito negli USA, dove ha girato una delle sue pellicole maggiormente famose,“Rosemary's Baby”.
L'anno successivo è morto per un incidente sciistico il compositore Krzysztof Komeda, le cui musiche erano presenti in quasi tutti i film di Polanski. Poi il 9 di agosto, mentre il regista era in Inghilterra, la setta di Charles Milles Manson ha fatto irruzione nella sua villa di Los Angeles, dove la moglie Sharon Tate, incita di otto mesi, stava trascorrendo una serata con alcuni amici: la poveretta è stata massacrata con altre quattro vittime e sepolta a Culver City, in California, con il suo bambino, Paul Richard Polanski, tra le braccia.
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