Pino Massara, il compositore dalla penna vulcanica e dal grande cuore ci saluta per sempre
Daily / News - 25 July 2013 10:16
Il musicista, produttore discografico e direttore d'orchestra lombardo si è spento a Padova ad ottantadue anni. Bruno Canzian dei Pooh così scrive oggi sul social network Facebook: “Ciao Pino, insegna
Pino Massara, nato a Vigevano il 24 aprile 1931, è morto lasciando un grande vuoto nel mondo della musica, che lo ricorda con immensa stima ed affetto come uno dei talenti italiani più prolifici e degni di lode. Il compositore lombardo aveva una penna davvero vulcanica e le sue canzoni, create per gli artisti più differenti tra loro, sono destinate a rimanere felicemente nell'immaginario collettivo. Ha ideato, ad esempio, “Ho scritto col fuoco”, “Confidenziale”, “ Prendi una matita”, “La nonna Magdalena”, “Le farfalle della notte” ed “I problemi del cuore” per Mina. “Chi ce l'ha con me”, “Le lunghe notti”, “La festa”, “La coppia più bella del mondo” per Adriano Celentano. “Amerai” per Giuni Russo e “Nel sole” per Al Bano.
Ma Massara ha scritto anche per i bambini, inventando celebri successi del Piccolo Coro dell'Antoniano: “Il coccodrillo come fa?”, “Metti la canottiera”, “Il batterista”, “La mucca e i semi di zucca”, “Il mio amico Mosè”. Partito da studi di chimica e di conservatorio, Pino era approdato al successo a fine anni Cinquanta grazie a due suoi singoli interpretati da Nicola Arigliano, “I sing ammore” e “Amorevole”, ripresi poi da Frankie Avalon, Dalida, Les Compagnons de la chanson, Dean Martin, Caterina Valente e da altri ancora. Sulla scia della fama ottenuta, negli anni Sessanta ha sfornato una serie di hit fra cui “Permettete signorina”, “È solo questione di tempo”, “20 km al giorno”, “Ghiaccio bollente”e “Por dos besos”.
Pino Massara ha anche firmato diverse colonne sonore. Ricordiamo quella di “Da Grande”, film con Renato Pozzetto di Franco Amurri del 1987, quella de “Il fiammifero svedese” del regista Mario Morini e quella della miniserie televisiva “Assunta Spina”, diretta da Sandro Bolchi. È stato un uomo appassionato Pino, che ha prestato servizio nel mondo delle sette note senza indugi, finché il suo grande cuore ha tristemente ceduto in una sala operatoria di Padova.
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