Il segreto di Michelangelo, un nuovo romanzo svela dov'è nascosto il David perduto di Buonarroti
Comics / News - 08 July 2013 07:25
Sem Bexter è l'autore de "Il segreto di Michelangelo", un romanzo che tra documentazione e fiction propone un viaggio thriller tra trafugamenti d'arte, omicidi, una storia d'amore imp
Il segreto di Michelangelo è il nuovo romanzo di Sem Bexter pubblicato da Argo Editore in collaborazione con Mauxa.com. Il thriller svela alcuni aspetti inediti della vita dell’artista fiorentino (al seguente link è possibile acquistare l’ebook del romanzo). La trama s’incentra su dove sia nascosto il David da Rohan, ossia la statua in bronzo dal valore inestimabile forgiata da Michelangelo Buonarroti tra il 1502 e il 1508 e andata perduta dopo la sua consegna: il David fu commissionato dal maresciallo Pierre Rohan, e dell'opera resta solo un bozzetto conservato al Museo del Louvre di Parigi. A questo aspetto artistico si unisce la storia del famoso ladro Bavard che a Parigi ha lo scopo di ritrovare sia la statua che il patrimonio che fu sottratto alla sua famiglia anni addietro; ma sul suo cammino giunge la giovane Valérie, un avvocato che deve scoprire chi abbia assassinato in modo brutale il proprio fratello nel centro della città. Connivenza con la polizia di Parigi, una serie di assassini cinici che hanno moventi economici sono gli aspetti del thriller, che per condurre alla risoluzione conduce fino al rapporto che esisteva tra Michelangelo e il suo rivale, Leonardo Da Vinci.
Il David "De Rohan" è assieme al distrutto “Giulio II benedicente” è l'unica opera dell'artista fusa in bronzo.
Per un’opera perduta di Michelangelo un’altra giunge alla luce: il duca di Segorbe ha confermato che la scultura in suo possesso è “San Giovannino”, statua marmorea scolpita tra il 1495 e il 1496. Grazie anche ad analisi recenti di studiosi tra cui Francesco Caglioti, professore di storia dell'arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II le conferme sembrano definitive. La statua arrivò nel 1994 ad Úbeda, in quattordici frammenti, con attribuzione a Michelangelo proposta nel 1930 dal celebre storico spagnolo Manuel Gómez Moreno. Il "San Giovannino" secondo i biografi dell'artista fu scolpita a Firenze nel 1495 -96, e nel 1958 lo storico Roberto Longhi respinse l'associazione con Michelangelo considerando l’opera di "bassa qualità".
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