Google Glass in sala operatoria: polemiche sulla violazione della privacy rinviate

I Google Glass, gli occhiali a realtà aumentata tornano nuovamente al centro della cronaca: questa volta grazie a Rafael Grossmann, chirurgo dell’Eastern Maine Medical Center, che li ha indossati per documentare un'operazione chirurgica allo stomaco da lui eseguita, diffondendo in diretta streaming foto e video dell'intervento, nel pieno rispetto della privacy del proprio paziente.

Grossmann si è dichiarato entusiasta delle possibilità mediche, ed in particolare per la chirurgia, offerte dagli occhiali griffati Google. Nelle intenzioni di Grossman, il post della diretta streaming intitolato “Glass, passami il bisturi”, doveva essere esclusivamente la dimostrazione di quanto gli occhiali Google potrebbero migliorare le consultazioni all'interno di un equipe medica, nonché favorire pareri medici dall'esterno ed essere, oltretutto, un utilissimo strumento didattico. L'operazione, d'altra parte, ha fatto respirare a Larry Page un po' di aria fresca dopo che Google Inc., negli ultimi giorni, era finita nell'occhio del ciclone per vari motivi legati allla privacy dei propri users: dal Datagate di Prism, ai sospetti sulle potenzialità nocive per la privacy altrui dei Google Glass, leggi software a riconoscimento facciale, alle accuse sulla violazione della privacy delle politiche di Google mosse dalla Commissione Nazionale dell'Informatica e delle Libertà (CNIL), il garante della privacy europeo.

Con questo intervento i Google Glass si dimostrano un prodotto non solo da smanettoni o fanatici dell'informatica, da patiti di internet e social network, come alcuni detrattori vorrebbero farli apparire, ma anche un utile supporto per la scienza e il progresso medico … oltre ad aver superato, con brillantissimi voti, il primo, temutissimo, esame privacy

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