L'argento rende più efficaci gli antibiotici contro i batteri Gram-negativi
Daily / News - 20 June 2013 18:00
La rivista Science Translational Medicine ha pubblicato i risultati degli ultimi esperimenti condotti da James Collins, presso la Boston University
L'argento, a seguito degli ultimi esperimenti condotti da James Collins, ingegnere biomedico, presso la Boston University, i cui risultati sono stati pubblicati su Science Translational Medicine, ha il potere di uccidere i batteri, anche quelli antibiotico-resistenti. Usato come antimicrobico da molto tempo, resta ancora poco chiaro il suo meccanismo d'azione ma secondo gli ultimi studi potrebbe rendere decisamente più efficaci le terapie antimicrobiche.
Gli esperimenti hanno dimostrato come aggiungendo ioni d'argento sciolti all'antibiotico, l'efficacia di quest'ultimo aumenta fino a 1000 volte. L'argento rende permeabile la parete dei batteri Gram-negativi inducendo il batterio a produrre grosse quantita' di radicali liberi.
Gli effetti dell'argento sull'uomo, tuttavia, possono essere molto dannosi. I composti dell'argento possono essere assorbiti nel sistema circolatorio e depositarsi in diversi tessuti dell'organismo portando all'argiria, alterazione cutanea consistente nella colorazione blu-grigiastra della pelle. L'argento non ha alcun ruolo negli equilibri biologici degli esseri umani e anche quando è inalato può provocare gravi problemi al corpo umano. Occorerà quindi continuare lo studio dei suoi meccanismi d'azione, in modo tale da rendere l'argento utilizzabile a scopo clinico.
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