Kate Middleton, forse trance ipnotica per il parto e look sempre chic ma low cost

Kate Middleton continua a fare tendenza. Ultimamente ha assai colpito il suo look, sempre chic ma low cost e dunque accessibile anche alle tasche del grande pubblico desideroso di imitarla. La bella inglesina, presto mamma di un bambino reale, non trascura le uscite ufficiali nonostante l'avanzare della gravidanza e, in occasione del  varo dell'ammiraglia Royal Princess, ha indossato un largo cappottino maculato nero e bianco del marchio di moda democratica Hobbs dal prezzo di  centosessantanove sterline, abbinandolo ad una pochette bianca, ad un paio di scarpe décolleté nere e ad  un fascinator dello stesso colore. È stata anche paparazzata  mentre si recava a fare shopping con un delizioso quanto semplicissimo abito in jersey blu firmato Asos Maternity: tale apparizione ha generato un'autentica caccia al vestito che, per la gioia degli acquirenti, costa solo venti euro!

La dolce Duchessa di Cambridge, nativa di Reading e moglie del principe William, sta considerando diverse opzioni per far venire al mondo il suo bebè. Desidera una nascita naturale ed è attratta dalla trance ipnotica, capace, durante il parto, di funzionare come una sorta di anestesia psichica ottenuta senza bisogno di dover ricorrere a medicinali: rispetto agli anestetici chimici, l'ipnosi ha il vantaggio di non ridurre l'apporto di ossigeno al bambino. In realtà, sebbene molte donne trattate con l'ipnosi durante il parto sostengano di non aver sentito dolore, i risultati si rivelano variabili ed in alcuni casi il ricorso ai farmaci è necessario. Il metodo, comunque, risulta efficace solo nelle donne facilmente ipnotizzabili e quando il medico ipnotista è presente in sala parto.

L'arrivo del piccolo di sangue blu  è previsto a metà luglio.  Fino a quel momento Kate dovrà riguardarsi e probabilmente le uscite pubbliche di questi giorni sono state le ultime per la popolarissima  giovane, tanto amata dai sudditi del Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord .

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