Hillary Clinton, Rodham la racconterà fra studio, amore ed ambizione con un volto ancora da decidersi

Hillary Clinton sul grande schermo. La storia dell'ex first lady trova spazio in un film che racconterà la sua vita negli anni Settanta, quando ancora era una studentessa alla Yale Law School e poi un avvocato di Washington lontano dai riflettori del mondo. Per interpretare i suoi impegnativi panni sono in fila tanti talenti del cinema, interessatissimi all'idea di cimentarsi con un ruolo simile: ad esempio la bionda Scarlett Johansson, il premio Oscar Reese Witherspoon, la seducente Amanda Seyfried e la trentaseienne Jessica Chastain. Chi si aggiudicherà l'ambita parte?

Nel 2009 era stata la regista inglese  Phyllida Lloyd a realizzare una pellicola sull'esistenza di un'altra grande donna politica dei giorni nostri,  l'ex Primo Ministro britannico Margaret Thatcher: il suo film, “The Iron lady” aveva permesso all'eccelsa Meryl Streep di conquistare il suo terzo Oscar. Ora spetta al direttore artistico, attore e sceneggiatore americano James Ponsoldt firmare la regia dell'opera sull'ex Segretario di Stato americano registrata all'anagrafe come  Hillary Diane Rodham, donna che ha incantato il globo al fianco del marito Bill, grazie alle proprie peculiarità di grande forza ed intelligenza. Nell'opera, che s'intitolerà “Rodham” ed uscirà nel 2016, Hillary è un'ambiziosa ventiseienne ed, insieme alle  numerose qualità, emergeranno anche dettagli piccanti del suo vissuto a quanto risulta da una copia della sceneggiatura venuta in possesso, all'inizio di questo mese, dei redattori del sito web d'opinione ed informazione “The Daily Beast”.

Hillary Diane Rodham Clinton, nata a Chicago, in Illinois, nel 1947, è stata pure senatrice USA per due mandati consecutivi, dal 2001 al 2009. Il 20 gennaio 2007 ha annunciato la sua candidatura alle primarie del proprio partito per la presidenza degli Stati Uniti in vista delle elezioni del 2008 e, sebbene i sondaggi della vigilia la vedessero ampiamente favorita, è stata battuta a sorpresa da Barack Obama dopo un lungo testa a testa.  Resta comunque la candidata che ha avuto più voti popolari (diciotto milioni) nella storia delle primarie americane.

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