Urban style, lo stile personale nato dall’hip hop giunge nella moda

L’urban style nasce come derivazione della hip hop, nata negli anni ’70 dal sostrato African-American presente nei giovani risiedenti a  New York , Los Angeles, Chicago, Philadelphia, la Baia di San Francisco e Memphis. Ogni città ha dato il suo contributo, facendo in modo che i giovani integrassero la facile vestibilità degli indumenti con uno stile personale.

Il successo giunse con Tommy Hilfiger nel 1990, cui seguì Polo Ralph Lauren, Calvin Klein, Nautica e DKNY. Snoop Dogg indossò una felpa di Hilfiger durante un'apparizione al Saturday Night Live e il giorno dopo il negozio fu preso d’assalto. Karl Kani fuse l’hip hop con la moda, perseguendo un design che tuttora è in voga. Altre marche poi ai adeguarono come Nike, Jordan, FUBU, Adidas. 

Di recente Turnover presenta dei leggins che mescolano eleganza con toni eccentrici e originali, linee moderne e taglio sartoriale, con colori che virano dal giallo senape al verde petrolio, rosso intenso, viola porpora. Zalando collection propone una tunica gialla che unisce la praticità all’avanguardia, intuendo le tendenze della passerella e il look da indossare tutti i giorni, con tessuti delicati e di alta qualità. 

Non mancano per completare lo stile urban le cuffie, necessarie per le passeggiate; accessori Pieces, come occhiali, cinture, gioielli. E lo stesso Zalando propone medesime modalità per creare un proprio stile, con diverse composizioni di accessori e abiti, un esempio di alcune scelte di moda Urban Style.

Interessante è notare come a questo interesse verso l’urban style se ne affianchi uno in ambito musicale: la musica che nasce dalle città è quella che segna il successo di rapper italiani come Fedez con l’album “Sig. Brainwash - L'arte di accontentare”, Fabri Fibra con “Guerra e pace”, in Usa “Can't Hold Us” di Macklemore & Ryan Lewis e “Modern Vampires of the City” della band Vampire Weekend, primi in classifica.

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