Federica Pellegrini, confessa la passione per i libri e ritira il tapiro d’oro

Comics / News - 26 May 2013 18:22

Federica Pellegrini su SportWeek ha raccontato della passione per i libri, da Mario Giordano a Roberto Saviano: la nuotatrice ha anche pubblicato due volumi che affrontano vari aspetti della sua vita

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Federica Pellegrini ha ricevuto un tapiro d’oro, che le sarà consegnato il 26 maggio durante “Striscia la notizia” da Valerio Staffelli. Il motivo è la fine della storia con Filippo Magnini,e  la Pellegrini ha ribattuto con ironia affermando di pensare solo allo sport e a prepararsi per le gare.


Intanto in un'intervista pubblicata su SportWeek in edicola il 25 maggio racconta la sua passione per la moda e i libri. “Dopo il nuoto la mia più grande passione è la moda. È un interesse che ho avuto da sempre, fin da bambina ero affascinata dagli insegnamenti di mia madre che è una donna di buon gusto”. Poi nell'intervista parla delle sue letture: nel momento di difficoltà durante i mondiali di Roma 2009 ha letto “La solitudine dei numeri primi’ di Mario Giordano. Mi ha salvata perché leggendolo mi ha estraniato da tutto quello che mi girava intorno (...) Un altro libro importante è stato ‘Neve’, di un autore francese poco conosciuto, Maxence Fermine”. Attualmente sta leggendo “l’ultimo di Saviano. Mi piace molto” (al seguente link è possibile leggere i dettagli del libro "Zero zero zero" di Saviano).

La Pellegrini ha anche pubblicato due libri. “Mamma, posso farmi il piercing?” scritto assieme a Federico Taddia racconta il successo  del record del mondo dei 200 stile libero a Melbourne: tornata a casa chiese alla mamma il permesso di fare una cosa che desiderava da tempo, ossia un piercing. Qui esprime i sogni, i desideri, le contraddizioni.

“Io nuoto per amore” scritto da lei stessa è un volume che racconta il successo delle Olimpiadi di Pechino, quando nello stesso giorno arrivò quinta nei 400 stile libero e infranse il record mondiale nei 200. Mostra dettagli della sua vita a Milano, del trasferimento a Verona, le sensazioni nella camera di chiamata, la stanza intermedia fra lo spogliatoio e il blocco di partenza, dove ogni agonista incontra per la prima volta le avversarie con cui combatterà.

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