Da Vinci's Demons: variegate le opinioni della stampa americana

Tv / News - 22 April 2013 10:04

Stasera parte su Fox la serie che narra la gioventù di Leonardo trattandolo proprio come un supereroe

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Serie tv Tehran - video

Da Vinci's Demons, il serial statunitense firmato alla regia da  David S. Goyer ed interpretato da Tom  Riley nel ruolo di Leonardo e da  Lisa Haddock in quello di Lucrezia Donati, sbarca anche in Italia. E lo fa sugli schermi di Fox, il canale 111 di Sky, che da stasera 22 aprile 2013 propone al pubblico otto accattivanti puntate che raccontano, a modo loro,  la giovinezza del Maestro toscano considerato uno dei più grandi geni dell'umanità. Tom Riley impersona un venticinquenne esuberante e furente, ardito rubacuori e scaltro spadaccino. Colto da febbrili attacchi di un'inventiva dai tremiti autistici, sembra il protagonista di un videogioco o di un fumetto. Bello ed impossibile, insubordinato al sistema, dedito alle droghe, è anche molto rock!

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Ma cosa ne pensa la stampa americana? Quali sono le sue opinioni in merito ad una serie televisiva che affronta la storia mescolando temi quali l'arte, il sesso, il potere, il mistero e la follia?
Secondo il quotidiano Newsday la Firenze di  “Da Vinci's Demons”, ricostruzione in 3D alquanto posticcia in un serial  tutto girato in Galles, è un po' una Gotham City del Rinascimento, colma di bellezza, depravazione e forze oscure. Ciò rende affascinante la visione degli episodi, tuttavia ci si domanda se non si tratti di un ennesimo, ambizioso tentativo di proporre in tv sesso e violenza su sfondo storico.

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Per il Boston Globe, “Da Vinci's Demons” si configura come uno spettacolo divertente con grandi punti in suo favore; cerca di differenziarsi dalla consueta offerta dei palinsesti e, tuttavia, non riuscirà a soddisfare tutti i telespettatori, soprattutto quelli che reputano importante un approccio preciso ed attento con quella che è la verità storica.
Il New York Times reputa che la serie offra una nuova definizione del personaggio  Leonardo Da Vinci, facendone una sorta d'incrocio tra l'investigatore Sherlock Holmes e Gil Grissom, protagonista di “CSI: Scena del crimine”.

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