'Il lato oscuro della Luna' in festa: anniversario dei Pink Floyd 40 anni dopo

Daily / News - 21 March 2013 10:55

Domenica 24 marzo i fans potranno partecipare tramite il sociale network Twitter

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Film Sisu - video

Trovata originale quella dei Pink Floyd che hanno pensato di festeggiare i quarant'anni dall'uscita del loro concept album "The Dark Side Of The Moon" (in italiano: "Il lato oscuro della Luna") invitando i fans a condividere ricordi, impressioni e foto su Twitter. Dalle ore 00.01 di domenica 24 marzo e per l'intera giornata un'ampia e luminosa luna risalterà sulla pagina web ufficiale della band britannica e, man mano che gli ammiratori invieranno i propri tweet, la medesima luna tornerà ad esibire il suo lato buio. Chi desidera partecipare può farlo usando l'hashtag #DarkSide40.

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"The Dark Side Of The Moon" è stato il disco che ha permesso l'affermazione mondiale dei Pink Floyd, consegnandoli, insieme ai successivi album, tra cui "Wish you were here", "Animals" e "The wall" alla storia del rock. Il gruppo, formatosi negli Anni Sessanta, ha saputo riscrivere le tendenze musicali della propria epoca con un lavoro caratterizzato da esperimenti sonori, testi filosofici, spettacolari concerti e grafiche innovative. Ha influenzato sia band progressive degli Anni Settanta, come Genesis e Yes, che musicisti contemporanei quali Dream Theater, Nine Inch Nails e Porcupine Tree.

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I Pink Floyd hanno al loro attivo ben quattodici album registrati in studio e quattro live. L'ultimo è del 2000: "Is There Anybody Out There?: The Wall Live 1980-1981", un disco dal vivo che testimonia i loro concerti tenuti nel 1980 e nel 1981 per eseguire l'intero "The wall". "Is There Anybody Out There?: The Wall Live 1980-1981" include, rispetto a "The wall" due brani in più: "What shall we do now?" e "The last few bricks". Consta, in totale, di trenta tracce, realizzate dalla seguente formazione: David Gilmour (chitarra e voce), Roger Waters (basso, chitarra e voce), Richard Wright (tastiere), Nick Mason (batteria e percussioni), Andy Bown (basso), Peter Wood (tastiere), Andy Roberts (chitarra), Joe Chemay, Jim Haas, John Joyce e Stan Farber (coro).

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