Richard Gere e 'La frode': gli inganni, si sa, portano guai!
Cinema / News - 13 March 2013 11:04
“Sei disposto a rinunciare al potere pur di conservare un ultimo brandello d’umanità?”
Domani al cinema il film del regista-scrittore Nicholas Jarecki su sesso, potere e denaro. Una pellicola chiamata "La frode" (titolo originale in francese:"Arbitrage") che vanta interpreti del calibro di Richard Gere e Susan Sarandon. Ed ancora si avvale del talento di Laetitia Casta, Nate Parker, Brit Marling e Tim Roth. Un accattivante thriller ad alta tensione che, pregno di suspance, affronta temi dicotomici quali amore e doppiezza morale, truffe ed onestà, evidenziando i drammi interiori di chi è costretto a confrontarsi con un quotidiano dove l'apparenza ed il successo sono tutto.
Richard Gere interpreta il ruolo del protagonista, il magnate Robet Miller, che, giunto alla vigilia del suo sessantesimo compleanno, sembra un uomo completo, riuscito e felice. Sua è l'ascesa nel mondo della finanza, quasi un club esclusivo in cui – intoccabile - pare navigare nell'oro. Sua è l'affermazione nella sfera affettiva della famiglia, che lo vede contornato dalla devota moglie Ellen (Susan Sarandon) e dalla geniale figliola ed erede Brooke (Brit Marling). Ma la patina dorata che avvolge l'esistenza da sogno di Miller, è solo una misera bugia: in verità egli sta tentando di cedere il proprio impero finanziario ad un grande istituto bancario prima che le frodi da lui commesse negli anni vengano alla luce e contemporanemante si trova a gestire una relazione extraconiugale con Julie Côte (Laetitia Casta), una giovane e bellissima mercante d'arte. Giusto quando è ad un passo dal liberarsi dal fardello dei problemi economici, un brutto sbaglio dalle conseguenze sanguinose lo obbliga a barcamenarsi tra crimini, affari e famiglia con l'aiuto di Jimmy Grant (Nate Parker), un personaggio che torna dal suo passato. Riuscirà Robet Miller a cavarsela o ha sul serio i giorni contati?
© Riproduzione riservata