"20/20 Experiences" per Justin Timberlake, ospite al Saturday Night Live fra musica ed ironia

Ha tenuto il palco sommamente Justin Timberlake, protagonista dell'ultima puntata del Saturday Night Live, programma comico e di varietà trasmesso settimanalmente in seconda serata sulla NBC. Sprizza entusiasmo da tutti i pori per la realizzazione del suo nuovo disco, "20/20 Experiences", in uscita durante questo mese di marzo 2013: in Germania il 15, nel regno Unito il 18, negli USA il 19 ed in Giappone il 20. Un lavoro che corona i suoi ultimi sforzi vantando collaborazioni con rapper come Timbaland e Jay Z e che costituisce il suo terzo album dopo "Justified" del 2002 e "FutureSex/LoveSounds" del 2006. Un gioiello che include dieci brani ("Pusher Love Girl", "Suit & Tie", "Don't Hold the Wall", "Strawberry Bubblegum", "Tunnel Vision", "Spaceship Coupe", "That Girl", "Let the Groove Get In", "Mirrors", "Blue Ocean Floor"), due già rilasciati in qualità di singoli ("Suit & Tie" il 14 gennaio e "Mirrors" l'11 febbraio), e che sarà disponibile anche in una versione speciale contenente due pezzi in più: "Dress On" e "Body Count".

Timberlake ha deliziato gli ammiratori esibendosi dal vivo con due accompagnamenti musicali, l'uno di Jay Z, l'altro al pianoforte. Dopo aver proposto spunti dal nuovo album, è passato alla recitazione: si è divertito tanto, indossando occhiali e parrucca, a fare una riuscita imitazione del collega Elthon John nei cui panni ha intonato un beffardo elogio funebre ad Hugo Chavez, il presidente venezuelano deceduto appena sei giorni fa. Con simile interpretazione sembra aver accolto la scommessa lanciata l'anno scorso dal rocker britannico che, impegnato ad ideare un film autobiografico sulla propria vita - film, si badi bene, che John non vuole normale, perché ritiene che la sua esistenza non sia mai stata classificabile come tale - indica esattamente Justin Timberlake in cima ad una lista di attori preferiti che potrebbero dargli il volto al cinema.

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