Mai Stati Uniti dei fratelli Vanzina, risate all'americana

Mai Stati Uniti, la commedia dei fratelli Vanzina arriva nelle sale cinematografiche giovedì 3 gennaio, con protagonisti Vincenzo Salemme, Ambra Angiolini, Ricky Memphis, Anna Foglietta e Giovanni Vernia.

I Vanzina, pionieri del cinepanettone grazie a Vacanze di Natale (1983), a distanza di un ventennio tondo (Sognando la California), tornano con una pellicola on the the road ambientata in America: protagonisti cinque fratelli che non sanno di esserlo, finchè si ritrovano nella stessa stanza del notaio. Sono un cameriere al verde dedito al vizio del gioco (Salemme), un meccanico fresco di divorzio e in cerca di occupazione (Memphis), una fashion victim (Foglietta), una single nevrotica (Angiolini) e il buon Vernia che interpreta l'ingenuo cresciuto in uno zoo: destinatori di un'eredità con i fiocchi, a patto di mettersi in viaggio con l'urna cineraria verso l'Arizona, per disperdere le ceneri del defunto e sconosciuto padre.

La pellicola contiene dichiarate citazioni di commedie americane - Parto col folle e Una notte da leoni su tutte -  senza dimenticare l'omaggio a John Ford e alla sua Monument Valley perchè, spiega Carlo Vanzina, "il tentativo di questo film era quello di portare la commedia italiana all'interno di una tipologia di comicità americana, che mi diverte".

Figli del maestro Steno, i fratelli Vanzina sono un pilastro della commedia italiana: studiano il mestiere dal padre, da Mario Monicelli e Alberto Sordi. Il marchio di fabbrica è la versatilità: scoprono Diego Abatantuono, si fanno conoscere e apprezzare con I fichissimi (1981) e confermano il successo, l'anno successivo, con Eccezzziunale... veramente, Viuuulentemente mia e la commedia sentimentale Sapore di mare (1982). Inventori del cinepanettone all'italiana, confezionano puntuali successi al botteghino italiano come Yuppies - I giovani di successo (1986), S.P.Q.R. 2000 e 1/2 anni fa (1994), A spasso nel tempo (1996). Si cimentano anche nella rivisitazione del thriller-poliziesco all'italiana degli anni 70, cara a Quentin Tarantino, con Sotto il vestito niente del 1985 e Tre colonne in cronaca del 1990.

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