Gravity - Il ritorno a casa da Apollo 13 a ET

Cinema / News - 28 November 2012 07:40

Il tema del ritorno a casa in Gravity di Alfonso Cuaròn con Sandra Bullock e George Clooney.

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Metti la nonna in freezer

C'è grande attesa per l'uscita, posticipata da novembre 2012 ad una data non precisata del 2013, del dramma spaziale Gravity diretto dal regista messicano Alfonso Cuaròn e scritto a quattro mani insieme al figlio Jonàs. Oltre alla rassicurante presenza di due interpreti validi come Sandra Bullock e George Clooney, scelti dopo il rifiuto per altri impegni di Angelina Jolie, Natalie Portman e Robert Downey Jr., a suscitare attrazione e curiosità nei confronti del film c'è la storia, intensa e coinvolgente nella sua semplicità.

Quella che doveva essere una passeggiata di routine nello spazio per un ingegnere medico alla sua prima missione sullo shuttle (Sandra Bullock) e un comandante veterano al comando del suo ultimo volo prima di ritirarsi (George Clooney) si rivela un autentico disastro. Dopo che la loro remota base spaziale è stata distrutta da un meteorite i due astronauti rimangono completamente isolati da qualsiasi comunicazione con la Terra e il senso di isolamento assoluto e di progressiva mancanza di ossigeno si fanno sempre più angoscianti. La donna, con l'aiuto del comandante, dovrà attingere così a tutte le sue risorse e competenze per tentare il disperato ritorno a casa dove ad attenderla c'è la figlia.

Tema centrale del film è il ritorno a casa che ricordiamo essere il fulcro di altri due film diventati col tempo dei veri e propri classici del genere fantascientifico. Il primo è Apollo 13 (1995) diretto da Ron Howard e con un eccezionale cast comprendente Tom Hanks, Gary Sinise, Ed Harris e Kevin Bacon. Ispirato al libro Lost Moon il film ripercorre la sfortunata missione spaziale dell'Apollo 13 partita da Cape Canaveral l'11 aprile del 1970 e diretta verso la Luna durante la quale, dopo tre giorni dal lancio, a seguito di un'esplosione e un grave danno alla navicella, fu annullato l'allunaggio ed estremamente difficoltoso il rientro a casa dei tre astronauti attesi con ansia dai propri cari. La frase "Houston, abbiamo un problema" è rimasta paradigmatica di quella tremenda esperienza magistralmente raccontata nel film.

Sempre di genere fantascientifico ma quasi favolistico è invece E.T. l'extra-terrestre (1982), diretto da Steven Spielberg, che fu, all'epoca, un vero e proprio successo al botteghino e catturò il cuore di grandi e bambini con la storia del piccolo, buffo alieno lasciato per errore sulla Terra dai suoi simili e aiutato da tre fratellini a risalire sulla sua astronave per fare ritorno a casa.

Il tema della nostalgia di casa non è quindi certo nuovo al cinema ma tanto più si fa convincente quanto maggiore è la distanza da casa che, in ambito fantascientifico, è rappresentata dalla Terra, dal proprio Pianeta di appartenenza. 

 

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