I Muse con il nuovo album The 2nd Law propongono forza e accelerazione

I Muse tornano con un nuovo album il 1 ottobre, The 2nd Law che alterna dubbi alle tematiche che più accomunano la band inglese.

Era il 1999 quando raccontavano nell’album di esordio Showbiz di una vita che si è spezzata e che era troppo complessa da rinsaldare: solo il tempo avrebbe dato tregua e possibilità di soluzione. Infatti di fronte ad un nuovo amore ci si trova occupati “a riaggiustare i pezzi / I pezzi della vita che avevo prima”, anche se poi la persona trovata potrebbe “essere colei che amerò sempre” (Unintended).

La loro idea di esistenza si è poi aperta all’ottimismo, per cui “facciamoci una promessa / loro non smetteranno di farci crollare”, e la soluzione è essere coesi e uniti. “Se viviamo la nostra vita nella paura / aspetterò un migliaio di anni / solo per rivedere il tuo sorriso” (Resistance, 2009).

Il nuovo album The 2nd Law è stato inaugurato con una canzone dai temi propositivi vista l’occasione in cui è stata esibita al pubblico la prima volta: ossia le Olimpiadi di Londra. Infatti con toni enfatici Survival cita: “Gara / La vita è una gara / Vincerò / Sì, io vincerò”.
Ma poi ci pensa Madness a rimescolare i dubbi: non si sa più se ciò “che ci mantiene a galla” è “vero amore. O è soltanto follia”. Occorre chiedere “Vieni e salvami. / Sì, lo so, non riesco ad andare avanti, / Baby, sei troppo ostinata”.
Un dubbio figlio dei tempi, cui forse solo la seconda legge della dinamica – quella in base a cui per far accelerare un corpo occorre esercitare una forza - potrà porre rimedio.

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