Venezia 69, incontro con Marco Bellocchio e Toni Servillo sul film Bella addormentata

Abbiamo incontrato alla Mostra del Cinema di Venezia Marco Bellocchio, regista del film in concorso Bella Addormentata. Con lui ci sono anche i protagonisti Piegiorgio Bellocchio, Maya Sansa, Toni Servillo. Il film racconta quattro storie collegate con il tema dell’eutanasia, partendo come spunto dal caso di Eluana Englaro.

Come mai ha deciso di realizzare un film sul caso di Eluana Englaro?
Marco Bellocchio. Sono stato aggredito dal caso Englaro, coinvolto. Mi sono venute in mente delle immagini, e anni dopo con Stefano Rulli e Veronica Raimo abbiamo realizzato la sceneggiatura. Il film credo che sveli ciò che io penso dell\'argomento, lavorando però con i vari personaggi con un atteggiamento né di assenso né di rimprovero. Non vorrei che il film fosse tralasciato a favore della tesi sull\'eutanasia. La storia è abbastanza generale, senza pormi domande su come lo recepirà il pubblico.

Come è stato interpretare il personaggio del senatore Ulpiano?
Toni Servillo. Ero dubbioso sulla fragilità del personaggio di Ulpiano. È ricco di conflitti e materiale drammatico, politico, ideologico e personale.

Considera il film di natura politica?
Marco Bellocchio. Non c\'è un atteggiamento di disprezzo verso la politica. Quando il personaggio dice tutti i politici sono malati di mente. Mi piaceva concludere con un\'ottimismo.

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