Bella Addormentata di Bellocchio e i film sull'eutanasia
Cinema / News - 05 September 2012 07:40
Con Bella Addormentata Marco Bellocchio propone un tema già noto al cinema: quello dell'eutanasia.
Sempre pronto a cimentarsi in tematiche che creano dibattito dividendo le coscienze, il regista Marco Bellocchio, premiato con il Leone d'Oro alla carriera nella scorsa edizione della Mostra del cinema di Venezia, presenterà in concorso alla presente 69 edizione la sua ultima fatica: Bella Addormentata.
Il film, che sarà nelle sale cinematografiche a partire dal 6 settembre distribuito da 01 Distribution, è liberamente ispirato alla storia di Eluana Englaro che però rimane sullo sfondo per dare spazio a vari personaggi di fantasia le cui diverse fedi e ideologie si collegano emotivamente a quella difficile pagina di cronaca che ha diviso l'Italia.
La tematica dell'eutanasia, perchè è di quello che si discute, viene qui affrontata partendo dalle singole storie tra cui quella di un senatore diviso dalla difficile decisione se votare a favore di una legge contraria alla sua coscienza o non votarla disobbedendo così al suo partito, quella di sua figlia Maria attivista del movimento per la vita che, manifestando di fronte alla clinica in cui è ricoverata Eluana, conosce e si innamora del "nemico" Roberto schierato nell'opposto fronte laico. C'è poi la storia di un'attrice che si affida alla fede e alla fiducia in un miracolo per affrontare il coma irreversibile della figlia che dura ormai da anni, sacrificando però così il rapporto con il figlio. Infine c'è la vicenda di una donna che vuole morire e di un giovane medico che si oppone con tutte le sue forze al suo suicidio.
Con un nutrito cast che comprende attori del calibro di Toni Servillo, Isabelle Huppert, Alba Rohrwacher, Michele Riondino, Gianmarco Tognazzi, Maya Sansa e Pier Giorgio Bellocchio, il film con la sua tematica ce ne richiama altri che in passato lo hanno affrontato in maniera anche molto diversa.
Pensiamo ad esempio a Million Dollar Baby (2004) diretto da Clint Eastwood in cui la protagonista, una giovane e grintosa pugilessa seguita da un fedele allenatore, dopo un serio colpo al collo, subisce una paralisi totale permanente le cui drammatiche conseguenze portano alla sua decisione di togliersi la vita aiutata proprio dall' allenatore inizialmente contrario.
C'è poi il film Mare Dentro (2004) diretto da Alejandro Amenàbar che narra la storia vera di un uomo che diventa tetraplegico dopo un grave incidente, un tuffo da uno scoglio finito male, e che trascorre 28 anni a guardare dala finestra, scrivere poesie e cercare qualcuno che lo aiuti a togliersi la vita. Dopo avere scatenato una battaglia legale per vedere riconosciuto il suo diritto all'eutanasia ed essere stato il protagonista di un caso mediatico, il protagonista riesce finalmente ad ottenere la dolce morte per mano di un'amica.
Ricordiamo infine la commedia romantica e fantastica Se solo fosse vero (2005) che tratta il tema dell'eutanasia in modo molto diverso, con protagonista una donna incidentata e in coma che, miracolosamente, può interagire con l'uomo che sta temporaneamente occupando il suo appartamento innamorandosene e tentando col suo aiuto di far sì che sua sorella non conceda l'autorizzazione a spegnere il respiratore che ancora la mantiene in vita. La vicenda si concluderà con un happy end degno della più banale cinematografia americana.
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