Gli MTV Video Music Awards con le nomination sanciscono il primato del pop sul rock

Daily / News - 31 July 2012 17:40

Il videclip nacque negli anni ’50, come prodotto audiovisivo autonomo

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Film Un padre-Fatherhood - video

Il videclip nacque negli anni ’50, come prodotto audiovisivo autonomo. L’obbiettivo era fronteggiare la continua richiesta di apparizioni degli artisti: i primi a beneficiarne furono i The Beatles, cui seguì Bob Dylan con Subterranean Homesick Blues. In Italia il prototipo – nato dal musicarello – è 008 Operazione ritmo (1965) con clip di Betty Curtis, Gianni Morandi, Edoardo Vianello, Peppino Di Capri, Luigi Tenco e Jimmy Fontana.

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Fu poi la possibilità di veicolarlo a sancire la differenza: e la prima tv a dare questa possibilità fu MTV. Cosicché gli MTV Video Music Awards. un premio che omaggia la forma di espressione più post-moderna ha un suo senso ben specifico, agglomerando i due linguaggi fondamentali di cinema e musica.

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Le nomination della prossima edizione – che si terrà a Los Angeles il 6 settembre 2012 - sono state rese note e certamente non possono evitare un paragone con la classifica dei video più visti su YouTube, acerrimo concorrente di MTV.

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Rihanna è l’artista candidata per We Found Love, che su YouTube ha superato 190 milioni di visualizzazioni. La cantante della Barbados è in lizza anche con Take Care, in duetto con Drizzy. Rihanna con la sua fisicità che surclassa la sonorità è presente anche nella categoria di miglior video femminile, miglior video pop – con il rivale Payphone dei Maroon 5 feat. Wiz Khalifa - miglior coreografia – difficile da primeggiare su quella ipnotica di Dance Again di Jennifer Lopez f/Pitbull - e migliori effetti visivi. Il recente Where Have You Been di Rihanna è un condensato di generi cinematografici, dall’esotic movie al thriller.

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Per la categoria di artista femminile Rihanna deve però rivaleggiare con un agguerrito parterre composto da Katy Perry con l’agguerrito Part of Me, Beyoncé con Love on Top, Nicki Minaj con Starships e Selena Gomez & The Scene con il giovanilistico Love You Like a Love Song.

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Per il video dell’anno non può mancare il fiabesco Wide Awake di Katy Perry, un misto di genere fantasy e underground con tanto di fragola rossa che penzola. Gotye è con Somebody That I Used To Know, M.I.A. con Bad Girls.

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Come artisti esordienti non possono mancare i tenaci Fun. feat. Janelle Monae con l’imperante We Are Young, e la Carly Rae Jepsen che con il comico Call Me Maybe ha creato la canzone intonata dalla squadra statunitense alle Olimpiadi di Londra. Seguono Frank Ocean con Swim Good, gli schietti One Direction con What Makes You Beautiful, The Wanted con Glad You Came.

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Drake è presente anche come miglior Best Hip-Hop Video, Best Video Maschile, scenografia e fotografia. Sempre per il video maschile il rivale è Justin Bieber con lo sbiadito Boyfriend, Frank Ocean con Swim Good, Chris Brown con Turn Up the Music, Usher con Climax.

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La categoria più innovativa (pare strano affermalo) è il miglior video rock, che vede in competizione Paradise dei Coldplay, The Black Keys con Lonely Boy, Linkin Park con l’avanguardistico Burn It Down e Jack White con Sixteen Saltines.

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Tra le altre nomination, da segnalare il miglior messaggio video che vede Demi Lovato con Skyscraper, la migliore Art direction quella del video Wide Awake e Born to Die di Lana Del Reyì, miglior regia quella di Princess of China di Coldplay feat. Rihanna, Big Bad Wolf di Duck Sauce.

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Mancano artisti italiani. Ma la nostra tradizione musicale non è da videoclip.

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