Melania G. Mazzucco, la sfida e il coraggio di Limbo

Comics / News - 06 June 2012 07:30

Ieri sera ha partecipato al Festival delle Letterature di Roma una delle scrittrici più interessanti nel panorama letterario italiano: Melania Mazzucco

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Film Dogman

Melania G. Mazzucco, la sfida e il coraggio di Limbo. Ieri sera ha partecipato al Festival delle Letterature di Roma una delle scrittrici più interessanti nel panorama letterario italiano: Melania Mazzucco (riferimento qui). I suoi romanzi sono tradotti in 23 paesi. Il suo libro d’esordio è stato Il bacio della Medusa (1996). Ha pubblicato nel 2003 per Rizzoli Vita (vincitore dell’ambitissimo Premio Strega) in cui reinventava la storia di emigrazione in America della sua famiglia all’inizio del Novecento. Scorrendo le pagine si scoprono descrizioni affascinanti, capaci di toccare nell’intimo,  proiettandoci tra le sofferenti traversie della New York degli emigrati, sospesa a metà tra la dimensione narrativa e la coinvolgente tensione emotiva del folle vagabondaggio dei due ragazzini protagonisti, subito dopo lo sbarco. Tra i suoi molti titoli di successo è impossibile non ricordare Un giorno perfetto (2005), da cui il regista Ferzan Ozpetek si ispira per l’omonimo film di indiscutibile successo. Da non perdere in libreria, appena uscito per Einaudi il suo nuovo romanzo: Limbo.

Torna a salutarci il suo stile onirico e ricco di suggestione, proponendoci la storia di una giovane ragazza soldato, Manuela. E’ sopravvissuta al deserto afghano, dove era responsabile della vita e della morte di trenta uomini, si trova,  costretta dal destino, a una battaglia molto differente da quelle per cui è stata  addestrata, ma non meno sofferta, la lotta contro i ricordi, il disinganno e il dolore personale. Da non perdere in libreria (click qui), ecco un estratto: “Non volevo nemmeno parlarti, Manuela Paris. Ero già felice di guardarti dal balcone. Una ragazza dura e fragile, entusiasta e delusa, spaventata e coraggiosa. Ti ho evitata, credimi. Io ho provato a difendermi. Ancora non sapevo che comportandomi cosí in realtà non facevo che attirarti, perché tu sei addestrata per attaccare, e non mi avresti mollato finché non mi avessi catturato”.

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