Recensione Chronicle: la seduzione del potere
Cinema / News - 09 May 2012 06:45
Tre amici amici delle superiori fanno la più incredibili delle scoperte che un adolescente possa desiderare ed acquistano facoltà simili a quelle di supereroi. Ben presto scopriranno che quei poteri n
Tre amici amici delle superiori fanno la più incredibili delle scoperte che un adolescente possa desiderare ed acquistano facoltà simili a quelle di supereroi. Ben presto scopriranno che quei poteri non sono affatto un dono e che il prezzo da pagare è cospicuo.
La tecnica utilizzata per le riprese è quella della telecamera con inquadratura soggettiva come fosse un video amatoriale. Una tecnica che in questo caso abbraccia il genere fantasy, dove il punto di vista del protagonista spesso s'intreccia con telecamere fisse in luoghi pubblici. In vero questa tecnica è stata già utilizzata e vista al cinema in The Blair Witch Project, film che ha decretato un enorme successo al botteghino in rapporto alle risorse impiegate.
Andrew (Dane DeHaan) è un adolescente imbranato ed introverso vittima di bulli con una madre malata ed un padre oppressivo e violento. Il giovane vive in simbiosi con la sua videocamera, non se ne separa mai e documenta ogni momento della sua vita distaccandosi dalla realtà. Durante un rave party il giovane viene sbattuto fuori dal locale e con i suoi due amici Matt (Alex Russell) e Steve (Michael B. Jordan) scopre un apertura nel terreno nascosta dalla folta vegetazione. I tre giovani incuriositi entrano in una caverna e al suo interno scoprono una forma luminosa mai vista prima. Mentre scrutavano l'oggetto della loro scoperta vengono investiti ad un onda di energia. Da quel momento in poi la loro vita non sarà più la stessa. Scoprono di avere tutti e tre un potere immenso, riescono a spostare e controllare gli oggetti con la sola forza della mente. Ne sono divertiti e comincia tra loro una gara a chi combina lo scherzo più divertente a danno degli ignari passanti per finire con il giocare a football tra le nuvole. Andrew raggiunge la popolarità nella scuola dopo uno spettacolo di illusionismo ma ben presto diventa un pericolo per l'intera città.
Come in Star Wars dove i Jedi temevano il lato oscuro della forza, questo fantasy del regista Josh Trank sembra affermare il monito che gli eventi non devono mutare le identità personali. La pellicola si differenzia dal genere classico dei supereroi, in quanto il nemico per ciascuno dei personaggi può essere solo sé stesso e non una minaccia aliena. I tre protagonisti spaventati di nuocere dopo che hanno generato un incidente d'auto, tentano di fissare delle regole per evitare che il potere li seduca liberando cattive intenzioni, ma non tutti resisteranno al richiamo di quell'energia. La sceneggiatura oltre a divertire per la goliardia giovanile affronta anche i problemi emotivi ed adolescenziali che vivono praticamente quasi tutti i ragazzi che finiscono per rendere i tre amici distanti l'uno dall'altro.
Lo stile della telecamera con soggettiva che viene prevalentemente utilizzato nel genere horror non deve trarre in inganno lo spettatore sulle potenzialità di questa pellicola. Infatti si ha la sensazione di essere immersi nella trama e proiettati al centro dell'azione senza che il film decada dal punto di vista della spettacolarità delle scene. Gli effetti speciali sono infatti molto coreografici e all'altezza del genere fantasy.
Il cast è formato da attori ancora non conosciuti al grande pubblico, alcuni dei quali di sicuro avvenire. Tra i protagonisti vanno segnalate le presenze nel cast del giovane attore Dane DeHaan che veste i panni di Andrew è già stato interprete di alcuni episodi della fortunata serie televisiva True Blood e comunque volto noto per il piccolo schermo. Come lui anche Michael B. Jordan che in Chronicle veste i panni del brillante Steve, ha partecipato ad alcuni episodi della famosa serie Parenthood.
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