Recensione I Guardiani del Destino: con Matt Damon e Emily Blunt

Cinema / News - 17 June 2011 07:33

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Recensione I Guardiani del Destino: con Matt Damon e Emily Blunt - Arriva nelle sale I Guardiani del Destino, la trasposizione cinematografica di Adjustment team, un racconto breve di Philip K. Dick, lo scrittore cult più corteggiato dal cinema: indiscutibilmente, suo è il regno della fantascienza.

David Norris (Matt Damon) è un giovane e brillante politico in corsa per la candidatura di senatore nello stato di New York. Infine, non la spunterà, ma la sua carriera, predestinata, è in piena ascesa.
Nel bagno dell'albergo che ospita il meeting dei suoi sostenitori, Norris sta provando il discorso per la conferenza stampa, quando incontra l'affascinante ballerina Elise (Emily Blunt). Tornato alla routine, David si reca in ufficio di prima mattina. Intanto, un misterioso uomo in grigio ricorda a un suo collega l'azione di interferenza per cui David dovrà tardare al lavoro. Ma l'uomo si addormenta e fallisce il compito innescando una serie di complicazioni fatali: David prenderà l'autobus che non avrebbe dovuto prendere, rivedrà Elise che non avrebbe dovuto rivedere e, soprattutto, arriverà in ufficio in tempo per scoprire qualcosa che non avrebbe mai dovuto scoprire.
Troverà i suoi colleghi inanimati, tra cui il suo miglior amico Charlie Taynor (Michael Kelly), nelle mani di un inquietante team al lavoro. E' la Squadra Riparazioni, i guardiani del destino: zelanti burocrati che controllano le mappe dettagliate dell'esistenza su affascinanti quanto indecifrabili quaderni o, come si definiscono, angeli con il compito di sorvegliare il cammino dell'umanità?
Tenuto in custodia, dopo una fuga disperata, Norris apprende l'angosciante verità: c'è stato un grossolano errore, a causa del quale Norris si è innamorato di Elise. L'incidente non è previsto dal Piano dell'Ufficio e costituisce un assoluto ostacolo nel suo destino preordinato.
Per non rinunciare a Elise, David metterà a soqquadro i piani dei guardiani del destino, mettendo a repentaglio le ambizioni e la propria stessa vita.

Siamo noi gli artefici del nostro destino o esistono entità superiori – Dio, la Storia o il Presidente - che lo manovrano? Gli ostacoli che intralciano le tappe dell'esistenza sono accidentali, premeditati o proiezioni di paure surrogate da confinare con la paranoia? Soprattutto, siamo in grado di portare avanti le nostre scelte a dispetto degli eventi contrastanti?

Partendo da una premessa di natura filosofica, I Guardiani del Destino, procede a ritmo sostenuto frammentando thriller, action, fantascienza e love story per una coraggiosa rivisitazione (i Dickheads più intransigenti avvertiranno orticarie diffuse) delle tematiche dickiane in chiave romantico-sentimentale.
Un ottimo debutto alla regia per George Nolfi, già sceneggiatore affermato con Timeline, Ocean's Twelve, The Sentinel, The Bourne Ultimatum.
Un film fortemente voluto anche da Isolde Dick (figlia dello scrittore, oggi a capo della Esp, Electric Shepherd Productions) che al regista ha concesso tutto il tempo (otto anni) e la fiducia necessaria per realizzarlo, rinnovando a un giovane Norris l'opzione per Adjustment Team per una cifra irrisoria quando, sprovvisto della somma necessaria, rischiò di perderla.

Tutte le opere di Philip K. Dick sono pubblicate in Italia da Fanucci Editore.

© Riproduzione riservata


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Emily Blunt

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