Recensione - Topi: l'avvincente thriller psicologico di Gordon Reece

Recensione - Topi: l'avvincente thriller psicologico di Gordon Reece - Shelley, timida adolescente, assomiglia alla madre: come Elizabeth, è un topo in fuga lungo il battiscopa in cerca di un posto dove nascondersi, nella speranza di non essere vista.
Quelle che un tempo erano le amiche del cuore si sono trasformate in feroci aguzzini: Shelley annota il crescendo di violenze con resoconti stringati e sonnambuli come "la storia di un martirio scritta sul retro di una scatola di fiammiferi".
Loro sono Teresa, Emma e Jane: da un giorno all'altro sono cambiate, le unghie nere e la cresta punk, mentre Shelley, nonostante i quindici anni, è rimasta la stessa bambina paffutella con la frangetta.
Quando capisce di non poter sopravvivere al primo trimestre, Shelley decide di farla finita. Tuttavia le amiche hanno in serbo un trattamento speciale per lei e manderanno a monte il suo piano.
In ospedale Shelley si sentirà come a casa, topo insieme ai tanti topi, nati per essere vittime.
Dopo "l'incidente", si trasferisce con la madre nella campagna londinese, in fuga dal mondo quando, una notte, un ladro si intrufola in casa.
Completamente ubriaco, quel muso da furetto tiene in ostaggio madre e figlia. In Shelley, circondata dalla biblioteca di casa, si fa largo qualcosa di sconosciuto: il disgusto prevale sull'ammirazione delle opere di Shakespeare; Guerra e Pace, Madame Bovary e Don Chisciotte non sono che menzogne.
"La realtà era l'esatto opposto dell'ordine e della bellezza. Era caos e sofferenza, crudeltà e orrore (...) era farsi tagliare la gola da un tossico che si era intrufolato in casa tua in cerca di soldi. La realtà era un quotidiano massacro degli innocenti. Era un mattatoio, una macelleria tappezzata dei cadaveri di innumerevoli vittime-topi...e tutta questa "cultura", tutta questa "arte" non erano che un trucco."
Il gatto è entrato nella tana del topo, ma Shelley decide di cambiare le carte in tavola: cosa succede se il topo decide di mangiarsi il gatto?
Ottimo esordio letterario di Gordon Reece che su certe caratteristiche della middle class inglese ha piantato un'avvincente thriller psicologico; l'amore per la cultura, il rispetto per la legge, la gentilezza dei modi, la mitezza e la cortesia sono anche i tratti di Shelley ed Elizabeth: topi, nati per essere vittime. Il ritmo incalzante della trama, dai risvolti inaspettati man mano che la storia procede, si alterna al tempo diluito del cambiamento progressivo nella coscienza di Shelley, inchiodando il lettore fino al finale.
Gordon Reece, Topi, Giunti Editore, pp 316, Euro 16,00 - Isbn 978-88-09-75891-9
Gordon Reece è nato in Inghilterra nel 1963. Ha studiato letteratura inglese al Keble College, Oxford. Prima di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno, ha insegnato e svolto la professione di avvocato.
Reece ha vissuto per alcuni anni in Spagna; dal 2005 vive nel North East Victoria in Australia.
E' autore di fumetti, graphic novel e libri per ragazzi.
Mice (Topi) è il suo primo romanzo (Allen and Unwin, 2010), edito in Italia da Giunti nel 2011, è stato pubblicato in 12 paesi.
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