Recension film Hop: Un coniglio per Pasqua

Cinema / News - 01 April 2011 10:33

Il coniglio torna per le festività: porta uova e crea incassi

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Film Air - La storia del grande salto - video

La Universal è stratega nel mostrare ai bambini ciò che vogliono quando è il momento opportuno. Ora ci pensa Hop, che da coniglietto Pasquale è ospitato dal pigro e disoccupato Fred, che lo ha investito accidentalmente. Quest’ultimo deve prendere il suo posto nella distribuzione dei doni pasquali. Ma Hop ne approfitta per realizzare il suo sogno: d’altronde lui è venuto a Hollywood solo per diventare batterista. Tra tutti questi impegni collaterali,chi salverà la Pasqua?

Appunto la festività pasquale (che quest’anno coincide quasi con Ferragosto), è al centro di questa vicenda, che per gli obbiettivi dei protagonisti richiama il Grinch che cerca di rubare il Natale, nell’omonimo film di Ron Howard del 2000.

Nulla da opporre all’animazione che rende risibile anche la cacca (in effetti composta da caramelle colorate), con il coniglietto che interagisce perfettamente con gli attori reali. E ormai i creatori di Cattivissimo me, e il regista Tim Hill di Alvin superstar (2007, nonché Garfield 2, 2006) anche qui alle prese con l’animazione virtuale esprimono al meglio le loro capacità, tra movimenti fluidi dell’animale e la sua capacità di recitare accanto ai protagonisti.

Il target è già deciso, ma il film proprio per questa commistione tra animazione e interpretazione classica è adatto ad un pubblico anche più adulto, tanto la trama da commedia si adatta a gusti differenti. L’intrattenimento è assicurato, così come la credibilità della sceneggiatura (per la maggior parte dei film di animazione asservita agli effetti speciali). E il paragone con Chi ha incastrato Roger Rabbit? è facile da creare. Ma ci sono conigli e conigli.

© Riproduzione riservata



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