Wonder Woman, 'donna coraggiosa e audace': intervista a Mirka Andolfo

L'atteso e discusso film "Wonder Woman" arriva oggi nelle sale cinematografiche italiane. 

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Abbiamo intervistato in esclusiva Mirka Andolfo, disegnatrice della celebre supereroina creata nel 1941 dal fumettista William Moulton Marston.

In occasione del “Wonder Woman Day” che il 3 giugno celebrerà il personaggio in tutto il mondo, l'artista italiana ha realizzato una cover variant che sarà pubblicata dalla casa editrice italiana RW Edizioni/Lion Comics con il numero 11 della testata dedicata a Wonder Woman. L’albo sarà disponibile in occasione di “Etna Comics”, il Festival internazionale del Fumetto che si svolge dall’1 al 4 giugno a Catania. 

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D: Quali sono le maggiori difficoltà nel disegnare un'icona dei fumetti DC Comics?

R: Teoricamente, anche un “mostro sacro” come Wonder Woman dovrebbe essere un personaggio come un altro, ma ammetto che il timore reverenziale c’è tutto. Sicuramente ho avuto fin dalla prima pagina paura di non riuscire a renderle giustizia come meriterebbe, essendo un personaggio popolarissimo e importante - soprattutto in questo periodo. E vedere che gli editor e lo sceneggiatore erano contenti mi ha rincuorata, portandomi a provare a fare sempre del mio meglio - come cerco di fare in ogni lavoro.

D: Cosa rappresenta per te la figura di Wonder Woman?

R: Per me, ma credo che il discorso non valga solo per me, Wonder Woman rappresenta una donna coraggiosa e audace: è un personaggio fuori dall’ordinario, ma quel senso di “sovrumanità” viene abbastanza addolcito da una serie di caratteristiche che la rendono un personaggio a tutto tondo. E anche un bell'ideale di persona da cui trarre ispirazione.

D: Come hai realizzato la tua personale espressione del personaggio?

R: Quando si lavora su un personaggio così noto, è anche importante non discostarsi troppo dalla sua figura “standard”, e non c’è troppo spazio per cambiamenti. Poi è chiaro che ogni disegnatore ha un proprio stile, e quindi dà una interpretazione che è, per forza di cose, personale. Ho cercato, considerando che il mio stile non è pienamente realistico, di realizzare una donna dall'aspetto forte, alta e solida, ma con un tocco di femminilità sempre evidente.

D: Nel disegnare la supereroina hai pensato anche a un'attrice in particolare che potesse interpretarla al cinema o in tv?

R: Ammetto di non averla disegnata con un'idea precisa di renderla somigliante a qualche attrice: solitamente, almeno nel fumetto americano, non c’è questa usanza, a meno che non sia una richiesta specifica dell'editore. In ogni caso, penso che Gal Gadot sia davvero l'attrice perfetta per interpretare questo personaggio! Mi piace moltissimo.

D: Wonder Woman è davvero il personaggio femminile più influente del mondo dei fumetti?

R: Non penso che ci sia un solo personaggio femminile a ricoprire questo ruolo a livello mondiale, ma sono pronta a scommettere che Wonder Woman è tra le più importanti e conosciute, di sicuro è un'icona, e come tale quasi tutti la conoscono e l’apprezzano. Tra l’altro, è la componente femminile della “trinità” dei personaggi DC Comics - insieme a Batman e Superman.

D: Ti piacerebbe veder realizzata una serie televisiva in stile "Supergirl" totalmente incentrata su Wonder Woman?

R: Assolutamente sì! Penso che sarebbe molto, molto interessante. Amo molto seguire le serie tv in generale, e sto apprezzando tantissimo quelle tratte dai personaggi dei fumetti. In quanto fan, mi farebbe sicuramente piacere.

Wonder Woman

D: Il film esce oggi nelle sale cinematografiche italiane, andrai a vederlo?

R: Sicuramente! Ero stata invitata alla première italiana a Roma, e, anche, a quella a Hollywood, ma ho dovuto rinunciare per via di un impegno già preso in precedenza. Non credo mi ricapiterà più un’occasione del genere, ma nel giorno dell’anteprima statunitense dovevo essere in Germania - per dedicare gli albi DC Comics e della mia serie “Contronatura” ai lettori tedeschi, tra l’altro. Non riuscirò sicuramente a vederlo il giorno dell’uscita, visto che sarò in fiera a Catania, ma di sicuro non me lo perderò.

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