Show Ora o mai più, intervista al cantante Stefano Sani
Tv / Musica / Intervista - 18 June 2018 10:00
“Ora o mai più” è il programma che va in onda su Rai Uno.
Ora o mai più è il programma in onda su Rai Uno, condotto da Amadeus. Vede otto cantanti le cui canzoni ebbero successo nei anni passati gareggiare per decretare il miglior singolo. Si tratta di Marco Armani, Jalisse, Massimo Di Cataldo, Valeria Rossi, Stefano Sani, Alessandro Canino, Lisa e Francesca Alotta.
D. Come è nata la canzone Lisa?
Stefano Sani. È nata nel lontano 1981 dopo la mia partecipazione a Castrocaro, nel tardo autunno. La mia casa discografica Fonit Cetra ha poi deciso di farmi partecipare a Sanremo. In quel periodo il clima era molto energico, tanto che il brano è stato vincente per me dopo la partecipazione al Festival.
D. La canzone ha avuto un grande successo. Secondo te per quale motivo?
Stefano Sani. Dopo una settimana era già in hit parade. Il motivo per cui divenne nota non lo conosco in maniera precisa, ma molto è dovuto alla piacevolezza del brano e alla sua orecchiabilità. Erano concause che si unirono: in quegli anni c’era poi il desiderio di canzoni facili, perché negli anni ’70 c’erano stati problemi politici da cui ci si voleva distanziare. Mentre Felicità con Albano e Romina Power erano di facile memorizzazione. Presumo che siano queste le componenti del successo. C’era una cappa di paura, terrore e ne ho discusso anche con sociologi che mi hanno dato anche ragione. C’erano esigenze di tranquillità, come Nostalgia canaglia, di un ascolto non impegnato. Anche se poi c’era il filone cantautorale.
D. Come reputi il tentativo di fa conoscere le canzoni del passato attraverso un programma televisivo come Ora o mai più?
Stefano Sani. Lo considero divertente, soprattutto per le nuove generazioni. Ci sono persone alle ricerca proprio di cammei, perché si tratta di elementi che appartengono ai loro genitori. La cosa interessante è che il target che ha seguito la prima puntata della trasmissione ha una forbice ampia: da quello adulto ai giovanissimi, e gli autori si sono stupiti di ciò. Si sono chiesti perché i concorrenti e coach potessero attirare cosi tanta attenzione.
D. Attualmente a Broadway sta avendo molto successo il musical su Donna Summer, dalla canzone degli Abba “Mamma Mia” sarà tratto un nuovo film. Perché secondo te c’è questo ritorno all’apprezzamento della musica di quegli anni?
Stefano Sani. Io credo che sia perché quel tipo di una musica fa stare bene, è piacevole e predispone ad una certa felicità. Donna Summer e Abba producevano accordi positivi, con sonorità brillanti. Gli anni ’80 sono stati importanti per essere un ganglio degli anni duemila, sia sotto il profilo culturale che sociale.
D. Dopo la carriera musicale hai scelto il teatro, come nel 2007 con il musical "La surprise de l'amour" con Viola Valentino, Manuel Casella, Leda Battisti.
Stefano Sani. Si tratta di teatro rinascimentale, in costume. Poi ci sono le operette: sono state esperienze formative, anche sotto il profilo umano, perché si instaurano delle belle amicizie. Ho anche condotto la trasmissione Orecchiocchio nel 1982, che era un po’ antesignano di videomusic e che presentava i nuovi video che venivano prodotti. C’era il musigiornale, lo trasmettevamo una volta alla settimana.
D. Cosa consiglieresti ad un giovane che volesse intraprendere la carriera musicale?
Stefano Sani. Secondo me tutte le esperienze sono molto positive. Prima consiglio di studiare, non importa cosa. O come persone e come uomo formarsi culturalmente.
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