Intervista ai Tazenda: nuovo singolo con Kekko dei Modà e scritto da Mogol

Daily / Intervista - 29 November 2013 13:13

I Tazenda rispondono alle domande di Mauxa per la rubrica "Di che cultura sei?"

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Film The Crow - video

Mauxa intervista i Tazenda, gruppo che ha pubblicato il nuovo singolo “Il respiro del silenzio” in collaborazione con Kekko Silvestre dei Modà. Il brano è stato scritto a quattro mani da Mogol e dal chitarrista Gino Marielli, che ne ha curato le parti in sardo. Risponde alle domande Gino Marielli.

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D. Nel singolo \"Il Respiro Del Silenzio\" cantate: \"Ovunque sarò fammi coprire dalle foglie / Bagnate di pianto / Siamo alla svolta del nostro destino\". Come mai date così importanza alla natura e alla presentazione di elementi naturali?  
R. Fin dai primi lavori abbiamo utilizzato animali della Sardegna come cinghiali, mufloni, lepri, volpi e agnellini per sentirci nell’antico mondo della terra e dei suoi racconti. Abbiamo, inoltre, cantato molte piante e nomi di alberi e fiori per catturare il mondo della natura e rendere “ecologiche” le nostre canzoni. L’ambientazione è quasi sempre stata quella degli aspri monti dell’interno o la macchia mediterranea coi suoi inconfondibili profumi. È stata una scelta naturale per fare vivere la nostra musica nel proprio habitat naturale.

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D. Alcuni versi sono in lingua logudorese, così come molti dei vostri brani. Come mai avete scelto di comunicare anche con questa lingua, magari anche a scapito della sua comprensibilità?
R. Il logudorese è arrivato nei nostri brani per risolverci l’eterno conflitto artistico e fonetico tra l’inglese e l’italiano e per una questione d’identità che alla fine degli anni ottanta in Sardegna, ed in tutto il mondo, è stata oggetto di dibattiti, tavole rotonde e rivendicazioni socio politiche relative alla volontà di riaffermare le culture autoctone e salvarne le lingue di origine. E’ il vecchio adagio “going back to my roots” che ciclicamente si riaffaccia pur con connotazioni ideologiche sempre differenti. Noi ci siamo lasciati cullare da una di queste onde di ritorno da una qualche forma di rivoluzione culturale. Oggi tentiamo di farci capire di più da tutti cantando anche nel bellissimo e, per noi, riscoperto antico idioma italiano (ride).

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D. Il singolo \"Il Respiro Del Silenzio\" è scritto da Mogol e vanta la collaborazione di Kekko Silvestre dei Modà. Come sono nate queste due collaborazioni?
R. Kekko si è posto con noi nel modo migliore che si possa immaginare: come un amico e come un musicista. Come si dice nel mondo del calcio “uno di noi”. 
Per Mogol c’è una storia lunga e diversa. Ci conosciamo da tanti anni, ma non c’era mai stata la giusta occasione per collaborare. Ora i tempi sono maturi e noi abbiamo colto al volo questa magia. Le sua parole con le nostre melodia. Roba da far invidia a qualunque ragazzo che componga musica.

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D. Qual è il vostro film preferito e perché?
R. Il mio è “Matrix”, il primo. Non certo per gli effetti speciali o per le arti marziali. Questo film è un trattato di religione, psicologia e filosofia. La pellicola sembra descrivere la vecchia idea sapienziale delle vie evolutive orientali, le quali puntano sempre l’accento sulla meccanicità e sulla schiavitù che ci sono inflitte dalla nostra mente, i cui pensieri vagano indisturbati per lande fantastiche avulse dalla realtà unica del presente. Vedere “Matrix2 è stato come leggere e comprendere tutti i libri di e su Gurdjieff. Un film da fare vedere ai propri figli dicendo loro che tutto ciò che accade nella storia è simbolicamente ciò che accade nelle nostre menti.

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D. Qual è il cantante e album che più vi ha influenzato e perché?
R. “The lamb lies down on Broadway” e “The dark side of the moon”. I Genesis e i Pink floyd sono le band che più hanno accompagnato la nostra formazione come musicisti e come creativi della musica. Ovvio che B&B non hanno bisogno di essere nominati. Beatles e Battisti sono l’alfabeto con cui possiamo scrivere e leggere tutte le nostre musiche.

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D. Qual è il vostro libro preferito e perché?
R. Saggistica in generale o romanzi allegorici. Da “Il piccolo principe” fino a “Il gabbiano” Jonatan Livingstone, passando per la “Bibbia” e “La divina commedia”. Se devo dirne uno che non leverei mai via dalla mia libreria è “Magia in azione” di Bandler e Grinder. Un altro approccio per conoscere e forse migliorare noi stessi.

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D. Prossimi progetti?
R. Entro il 2014 tirare fuori il meglio di noi stessi e produrre un lavoro discografico che stenda tutti. Definitivamente (ride).

© Riproduzione riservata



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