In the Shadow of the Cypress, intervista a Walter Nicoletti distributore del corto premio Oscar
Scopri l’intervista a Walter Nicoletti, distributore del corto vincitore dell’Oscar Shadow of the Cypress
Shadow of the Cypress è il cortometraggio d’animazione vincitore dell’Oscar 2025. La trama s’incentra su un ex capitano affetto da disturbo da stress post-traumatico che conduce una vita dura e appartata: vive in una casa sul mare con la figlia, e quando una balena è spiaggiata vicino a casa loro, la loro vita muta. Diretto da Hossein Molayemi e Shirin Sohani, è distribuito da Voce Spettacolo di Walter Nicoletti.
Come ha scelto il cortometraggio In the Shadow of the Cypress per la distribuzione?
Cerco sempre film che abbiano un potenziale artistico e commerciale, oltre a un forte impatto emotivo. The Shadow of the Cypress si è distinto per la sua miscela unica di realismo e fantasia, per l'eccezionale qualità dell'animazione e per la narrazione profonda e coinvolgente. Quando l'ho visto per la prima volta, ho riconosciuto immediatamente il suo potenziale di empatia con il pubblico e di buona performance agli Oscar.
La storia è al tempo stesso realistica e fantastica. Quale genere di storia le piace di più?
Mi piacciono le storie che sfumano il confine tra realtà e fantasia, soprattutto quelle che utilizzano elementi fantastici per esplorare emozioni umane profonde. Che si tratti di animazione, dramma o fantascienza, sono attratto da narrazioni che sfidano le prospettive e lasciano un'impressione duratura.
Schede
Com'è stato il processo di distribuzione per essere ammessi agli Oscar?
La strada per gli Oscar è molto competitiva e la semplice qualificazione non è sufficiente: è necessaria una strategia ben pianificata per garantire al film una maggiore visibilità. Una forte campagna per gli Oscar richiede un mix di strategie per i festival, di networking industriale e di promozione mirata. Materiali di marketing, presenza sui social media e passaparola hanno svolto un ruolo importante nel mantenere il film sotto i riflettori. Nella corsa agli Oscar, il tempismo è fondamentale.
Come si è sentito nel preciso momento in cui è stato annunciato che il corto aveva vinto l'Oscar?
È stato un momento incredibile. Vedere il frutto di tanto lavoro, dei registi, del team di marketing e mio, essere ripagato su un palcoscenico così grande è stato profondamente gratificante. Questo risultato ha solo confermato la mia convinzione del potere di una grande narrazione e di una distribuzione strategica. Gli Oscar possono davvero cambiare il destino di un film e la sua visibilità.
Sei anche regista. Hai progetti di regia per il futuro?
Sì, ne ho! Sebbene la distribuzione mi tenga molto occupato, sto sempre sviluppando nuove idee e non vedo l'ora di tornare a dirigere. Ho in cantiere nuovi progetti e spero di poterne realizzare uno al più presto. Raccontare storie è la mia passione, sia attraverso la distribuzione che la regia.
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