Filming Italy Los Angeles 2021, Claudia Gerini: 'Non è vero che tra le donne ci sia rivalità'
Cinema / Intervista - 14 March 2021 17:45
Mauxa ha partecipato alla conferenza stampa di Filming Italy Los Angeles
Filming Italy Los Angeles
si svolge dal 18 al 21 marzo 2021, in collaborazione con l'Istituto
Italiano di Cultura Los Angeles. Durante la conferenza stampa
l'attrice Claudia Gerini parla
del suo impegno nel festival. “Per me è il secondo anno, e
questo è stato proprio un anno di trasformazione. Dal 18 al 21 marzo
il Festival sarà interamente in streaming, e come presidente
onorario sono lieta di farne parte. I temi cari quest'anno sono women
empowerment, l'ambiente, l'uguaglianza sociale”. Accenna poi al suo
nuovo impegno di produttrice: “Un particolare riferimento è poi
dato alle donne produttrici, e dall'anno scorso proprio per me c'è
stato il proposito di diventare anche produttrice. Il festival è la
testimonianza della forza, impegno, coniugato al femminile”.
Al Festival saranno
premiati Carlo Verdone e Margherita Buy. Maria Giuseppina Troccoli
del Mibact conferma
l'importanza della continuità del lavoro dei set italiani: “C'è
da dire che anche in pandemia i set non si sono fermati, a parte per
un breve periodo. I produttori hanno saputo adattarsi. Anche il fatto
di aver scelto la modalità in streaming è indicativo del fatto che
occorra adattarsi”.
Luciano Sovena della
Lazio Film Commission riguardo
ai contributi erogati ha confermato che “la regione Lazio
ogni anno mette a disposizione dieci milioni di euro per le
produzioni e coproduzioni. Servono anche per far scoprire il
territorio laziale, perché rappresenta un indotto importante”.
Sulle altre presenze del
festival – che si svolgerà completamente in streaming - la
fondatrice Tiziana Rocca afferma che ci saranno “Alice
Rohrwacher, Susanna Nucchiarelli. Molte donne saranno presenti al
festival, perché molte storie non vengono scritte per le donne e
sono così costrette a scriverle da sole”.
Claudia Gerini chiude
parlando anche della sua neo-esperienza di produttrice: “Le donne
hanno sempre avuto una marcia in più e un'opportunità in
meno. C'è ancora tanto da fare, è bella anche questa rete vera che
ho chiamato “sorellanza”: non è vero che tra le donne ci sia
rivalità, tanto da perdersi nelle alleanze. Questo mito si sta
sfatando, perché si alleano, fanno rete. Hanno più peso quando si
associano. Riescono a scrivere, dirigere: io sto sviluppando una
serie e due film di budget inferiore, e l'ho fatto anche per dare
voce alle donne. Ma non deve essere un atteggiamento settario, e si
tratta infatti di inclusione. Carlo Verdone ad esempio ha sempre
portato in alto il nome delle sue attrici, a volte facendosi anche da
parte”.
Sul ritorno al cinema, la Gerini ritiene che si un'esperienza irrinunciabile: “Forse lo si farà con altre modalità, ma si tornerà in sala: il cinema fa parte della nostra vita. Le piattaforme streaming devono avere un rimando alle sale cinematografiche, e per me quando si riapriranno le sale ci sarà un gran desiderio di tornare in sala”.
Dà poi qualche anticipazione sui suoi progetti: “Come serie televisiva, sto lavorando ad una serie su Tina Modotti. Lavorerò come co-produttrice anche in due film, ossia Il sale rosa dell'Himalaya, tratto dall'omonimo romanzo e Tapis Roulan, di cui sarò regista”.
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