La regina dei castelli di carta

La regina dei castelli di carta

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Data di uscita:

Titolo Originale: Luftslottet som sprängdes

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Il film inizia con Lisbeth in un letto d\'ospedale con una pallottola in testa in seguito ad uno scontro con il terribile padre Alexander Salachenko e il pericolosissimo (ed esagerato) fratellastro in fuga dalla polizia e in attesa di attentare nuovamente alla sua vita. Gli uomini dell\'organizzazione segreta rinominata \"Sezione\" dai giornalisti della rivista Millennium sono in azione nel tentativo di eliminare per sempre il pericolo costituito da Lisbeth e dai suoi ricordi e faranno di tutto per internarla nuovamente in un ospedale psichiatrico e impedire che scomode verità vengano a galla. In difesa della ragazza interverrà nuovamente il giornalista Blomkvist con tutta la sua redazione e sua sorella come avvocato difensore.

Tratto dal terzo ed ultimo romanzo della trilogia Millennium dello scrittore e giornalista svedese Stieg Larsson e preceduto daUomini che odiano le donne e La ragazza che giocava con il fuoco, esce, a breve distanza dai primi due, La regina dei castelli di carta. Chi ha letto i rispettivi romanzi generalmente non ha apprezzato molto il modo in cui sono stati resi sul grande schermo e del resto la maggior parte delle opere letterarie di successo (secondo la ricerca di una rivista francese Larsson è stato l\'autore più letto in Europa tra marzo 2008 ed aprile 2009) delude quando viene trasposta sul grande schermo. I tempi, i lunghi e dettagliati retroscena, l\'intrecciarsi degli eventi e le psicologie dei personaggi risultano diversi e non facilmente trasponibili. Nel caso particolare, il primo tempo del film ha il difetto di essere un pò lungo e pedante nel raccontare gli antefatti e l\'intrecciarsi dei rapporti di potere e corruzione, con l\'effetto di annoiare un pò e far sì che lo spettatore non veda l\'ora che accada qualcosa. Diversamente il secondo tempo si fa decisamente più accattivante con il procedere dell\'attività investigativa e la ricomposizione dei vari tasselli che condurranno al riscatto della protagonista. A dispetto di una regia un po\' televisiva (il prodotto era infatti pensato inizialmente per la televisione) e troppo poco sensazionalistica, di una fotografia non proprio attraente (le atmosfere ricordano un pò la serie televisiva dell\'ispettore Derrick) e di dialoghi e doppiaggi talvolta poco convincenti, il film intriga e cattura solo grazie alla forza dei suoi due protagonisti, alla storia tormentata e inquietante dell\'hacker cyberpunk Lisbeth Salander e alla determinazione del giornalista Mikael Blomkvist. 

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